Stamattina 17 dicembre si è concluso quel procedimento iniziato il 1° maggio 2013, quando il socialista Freddy Scalfati ha proposto al Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, di intitolare una via ad Alexandros 'Alekos' panagulis, il compagno di Oriana fallaci e protagonista del suo romanzo 'Un uomo'. Il 29 dicembre 2014 la Giunta Comunale di Napoli si era espressa a favore della intitolazione, che poi è avvenuta la mattina del 17 dicembre nel quartiere di Ponticelli tra Via Eugenio Montale e Via Christian Hans Andersen.

Alekos Panagulis a Napoli

Freddy Scalfati ha fortemente voluto che Napoli ricordasse Panagulis, perchè quando, una volta scarcerato, questi fu convinto dalla compagna, la giornalista Oriana Fallaci, a giungere in Italia in esilio, egli iniziò a cercare finanziamenti per la resistenza greca e si recò anche più volte a Napoli proprio ad incontrare gli uomini del circolo socialista di Scalfati. Di quei giorni ha restituito un vivo ricordo, Vincenzo Bonifiglio in un suo commento su internet, circa una cena tenutasi a casa propria e organizzata da Scalfati: "La serata risultò subito emozionante anche per la presenza della scrittrice Oriana Fallaci. Gli argomenti trattati furono quelli di quegli anni, anni pieni di esaltazione, di partecipazione, di dubbi, di metafisiche certezze".

De Magistris ha voluto sottolineare come con l'intitolazione della strada il Comune di Napoli abbia voluto ricordare "un rivoluzionario, un uomo politico autentico, un uomo ricco di umanità, un letterato, un poeta, un uomo libero, un uomo che ha sofferto per la libertà, ha contrastato la dittatura e ha fatto onore ai valori di democrazia, fratellanza e di eguaglianza che nel Mediterraneo sono particolarmente radicati." La storia di Panagulis è stata mirabilmente descritta dalla sua compagna Oriana Fallaci nel romanzo 'Un uomo', venduto in tutto il mondo e scritto dopo l'omicidio del compagno.

Onore e Ricordo

Panagulis era l'eroe della resistenza greca che, per aver attentato alla vita del dittatore greco Papadopolous, ricevette prima una condanna a morte, poi tramutata in grazia in virtù dell'intervento di tutta la comunità internazionale. Tra coloro che si schierarono con forza in difesa di Panagulis ci fu il poeta Pier Paolo Pasolini, il quale compose per il dissidente greco una struggente poesia.

Una volta giunto in Italia, Panagulis conobbe di persona Pasolini anche per tramite di Oriana Fallaci, che del regista e letterato era cara amica. Quando fu Pasolini ad essere barbaramente ucciso, fu Panagulis a comporre per lui una dolorosa poesia, convinto che il poeta fosse stato ucciso dagli stessi che poi avrebbero ammazzato pure lui. Il 1° maggio 1976, prima di tenere un cruciale discorso al Parlamento greco per denunciare come il nuovo governo democratico fosse solo la continuità del precedente regime dei colonnelli, mascherata sotto le spoglie della democrazia.

Napoli e Pier Paolo Pasolini, amico di Oriana Fallaci e Alekos Panagulis

Napoli è stata a lungo frequentata anche da Pier Paolo Pasolini, che vi trascorse giorni felici con la sua "amica psichica" Maria Callas.

Pasolini aveva gran rispetto per la vitalità e mentalità napoletana, al punto che fu a un immaginario ragazzino napoletano che si rivolse nel suo ultimo trattatello pedagogico Genariello. Scrisse che se lo avesse conosciuto avrebbe scritto nel dialetto napoletano. Pasolini ha collaborato a lungo con due grandi attori napoletani, come Totò ed Eduardo De Filippo ed è anche oggetto dell'ultimo spettacolo teatrale di Vittorio Sgarbi, in cui il dotto critico d'arte ne ripropone le somiglianze con il geniale Caravaggio.