Primo nella classifica dei film più visti a Natale, Oceania ha guadagnato in Italia già più di un € 1.500.000, lasciando al secondo posto anche l'ultimo capitolo di Star Wars. I più grandi hanno ceduto e colpiti al cuore dagli occhioni scintillanti di tanti bimbi affascinati dal viaggio della dolce Vaiana, hanno preferito il film d'animazione a un film adatto più ad un pubblico di adulti. Ma ora che il Natale è passato, è il momento di andare al cinema anche solo per soddisfare la propria voglia di evasione: per gli appassionati di fantascienza, da venerdì 30 dicembre, sarà al cinema Passengers con Chris Pratt e Jennifer Lawrence.

Un viaggio nello spazio

Disponibile anche in 3D, il film racconta di una coppia giovane e bella, interpretata dalla biondissima Jennifer Lawrence e dal bel Chris Pratt, che si risveglia su un'astronave in direzione di un nuovo pianeta (in fuga dalla banale Terra che ha stancato un po' tutti i 5.000 passeggeri dell'astronave!). Tutti sono ibernati e quindi si risveglieranno fra 90 anni ma loro due, invece, si svegliano prima: non è poi così male vivere da soli, con a disposizione un'astronave ultramoderna e fornita di tutti i comfort, ma l'idillio presto finisce perché c'è un problema nella navigazione che mette a repentaglio tutti i passeggeri e i due si troveranno quindi costretti ad intervenire per evitare la morte di tutti.

Non è né il primo, né sarà l'ultimo: il viaggio nello spazio dell'affascinante coppia nord americana è un altro dei tanti voli in giro per l'universo che abbiamo visto molte volte proiettati sugli schermi cinematografici. La storia anche ricorda le tante peripezie che in film come Interstellar e The Martian, solo per fare due titoli, i protagonisti hanno dovuto superare per salvare se stessi e spesso anche altri amici.

Dunque forse non sarà un lavoro molto originale, ma il bravo regista Morten Tyldum riesce a costruire una continua sfida tra elemento maschile in contrapposizione con l'elemento femminile, che cattura l'attenzione del pubblico e rende la vicenda un'interessante confronto: infatti, non si tratta soltanto di una coppia di innamorati che si fronteggiano e poi si aiutano nel momento del bisogno, come potrebbe essere il sofisticato duo visto in Florence, ma un continuo scambio di idee e azioni, fantasia e pragmaticità incarnati alla perfezione dalla sinuosità di lei e dalla forza fisica di lui.

Un modo sottile ed elegante per raccontare come una società gestita solo da uomini non potrebbe funzionare perché non basta agire, ma occorre anche pensare e progettare: un tema caro al regista M. Tyldum che ci aveva già fatto scoprire questa importante visione della società con il suo precedente lungometraggio The imitation game. Anche lì raccontava, infatti, quanta forza può dare una donna anche se gracilina e dotata di una normale intelligenza ad un uomo geniale e ingaggiata dal governo britannico per sconfiggere i nazisti.

Un'avventura spaziale quindi quella di Passengers, a tratti molto coinvolgente per gli effetti visivi, che in fondo porta in sé un messaggio positivo: non bastano più gli eroi belli e biondi per salvarci, ma c'è bisogno anche dell'intelligenze e della capacità di riflessione di belle donne, meglio se sono sempre bionde.