Nel 2013 aveva vinto l'Orso d'Argento al festival di berlino, tra i pochissimi attori di origine gitana ad ottenere questo premio ambito; ma adesso l'attore rom bosniaco nazif mujic, insignito dell'onorificenza per la sua interpretazione autobiografica nel film "Un episodio della vita di un raccoglitore di ferro", ha deciso di vendere la statuetta. La motivazione? La sua famiglia è molto povera e con i 4.000 euro che è riuscito a racimolare potrà almeno sfamarla per un po'. Per Mujic non è certo stato facile rinunciare all'Orso D'Argento, l'unico premio che abbia mai ottenuto nella sua vita, ma ha dovuto farlo per disperazione: "Non sapevo più cosa fare - ha dichiarato l'attore - ho riflettuto molto e alla fine ho trovato il coraggio per venderla.

Erano tre giorni che non mangiavamo; adesso, con la mia famiglia proverò a costruirmi una vita migliore in Germania, in Bosnia non voglio più starci, è un Paese che mi ha tradito" ha aggiunto. Agropoli, nega da bere a un Rom: barista accoltellato Rom arrestato per tentato furto nella villa di Antonio Di Pietro

Il premio messo all'asta su Facebook

Così, a fine dicembre Nazif ha messo all'asta la statuetta su Facebook con un annuncio, chiedendo 5.000 euro a chi volesse acquistarla; alla fine, si è accontentato della cifra di 4.000 euro offertagli dal gestore di un bar, Senadin Corsic, il quale ha dichiarato ai giornalisti: "Non l'ho comprata per collezionismo, l'ho fatto perchè conosco la situazione di Nazif.

E' diabetico e non può lavorare per sfamare i suoi tre figli". Infatti, Mujic riesce a portare a malapena a casa dai 3 ai 5 euro con qualche lavoretto saltuario. Grazie alla somma ricevuta con la vendita del premio, l'attore ha pagato tutte le bollette in arretrato e saldato alcuni debiti, infine ha comprato un biglietto per la prossima edizione del Festival del Cinema di Berlino (che si svolgerà dal 9 al 19 febbraio): "Tornerò al Festival per raccontare come io e la mia famiglia abbiamo vissuto in questi quattro anni dopo la vincita dell'Orso - ha dichiarato - soprattutto voglio raccontare di come, tornato a casa, tutti volevano farsi fotografare con me e mi trattavano come una star, ma appena ho avuto bisogno sono scomparsi tutti".