Dopo la recente, definitiva, separazione da Brad Pitt, Angelina Jolie non ha smesso di darsi da fare. La meravigliosa attrice insieme ai suoi figli si trova al momento in Cambogia per promuovere il suo nuovissimo film dal titolo First They Killed My Father. La Jolie oltre ad essere la protagonista di questa pellicola ne è anche la regista. Il film tratterà il genocidio dei Khmer Rossi visto attraverso gli occhi di un bambino.

Angelina Jolie in una intervista esclusiva per la BBC ha parlato molto del film, della politica nonché della sua recente separazione.

Non è la prima volta in Cambogia per lei, infatti, è qui che avvennero le riprese di Lara Croft: Tomb Raider. L'attrice ha detto di essere innamorata di questo paese e della sua gente. Aver avuto la possibilità di approfondire la loro cultura e la loro storia le ha fatto capire quanto in realtà poco conoscesse del mondo. L'amore per la Cambogia è così forte che tra i suoi figli adottivi c'è anche un bambino cambogiano, Maddox.

Ma la cosa che ha sconvolto tutti, divenendo virale sul web è il video dove la Jolie insegna ai suoi figli come mangiare scorpioni e tarantole. Questi sono sicuramente dei momenti memorabili. Sembra essere molto esperta mentre con le dita rimuove le zanne della tarantola, pronta a cucinarla.

I bambini non sembrano molto entusiasti di fare questa disgustosa esperienza ma seguono fedelmente quello che fa la loro madre. Se sul pianeta terra quasi due miliardi di persone mangiano insetti vorrà dire che non sono poi così male!

First They Killed My Father

Tornando al motivo della sua permanenza in Cambogia, Angelina nella sua intervista ha parlato molto del suo film.

Questo genocidio, secondo quanto ha dichiarato, non è una cosa ben compresa e vuole che il mondo intero sappia cosa realmente è accaduto ben quarant'anni fa.

La pellicola è stata interamente diretta in lingua originale Khmer. Nel tempio Angkor, nel complesso di Siem Reap, è stato presentato in anteprima mondiale. In questo stesso tempio è stato girato anche Tomb Raider.

Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Loung Ung, che ha vissuto in prima persona i momenti più tragici di quel genocidio. All'epoca quasi 2 milioni di persone, un po' per la fame ed un po' per il genocidio, persero la vita.