Da piccolissima ballava qualsiasi musica; vedendo quei video (gelosamente conservati dalla mamma) lei stessa si stupisce della coordinazione e del ritmo che già il suo corpicino aveva in tenerissima età. Sara, classe 1991, è originaria di Alcamo (Trapani), dove ha iniziato a studiare danza a tre anni. Per un anno ha fatto parte dei piccoli danzatori del Teatro Massimo di Palermo, poi, grazie al sostegno della famiglia, a undici anni, si è trasferita a Milano dove ha conseguito il diploma presso la scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala. Non essendo stata scelta per il corpo di ballo Scaligero, Sara ha varcato le Alpi e ha trovato fortuna e meriti in Francia, a Bordeaux, dove a soli ventiquattro anni è stata nominata étoile del teatro della città che si affaccia sull'oceano.

Purtroppo ancora una volta l'Italia assiste inerme alla fuga dei suoi migliori talenti.

Alla base della tecnica classica e della vita, la disciplina

Sara ha vinto nel 2014 la medaglia di bronzo al prestigioso concorso di Varna (Bulgaria); al terzo e ultimo round ha portato il "grand pas de deux" ("grand" in quanto richiede altissime doti tecniche per chi lo interpreta) del Don Chisciotte eseguito alla perfezione. Le chiedo quale secondo lei è la variazione di repertorio tecnicamente più impegnativa per una ballerina classica; "il lago dei cigni", risponde, "con le variazioni di Odette e di Odile; le ho studiate ma mai ballate in scena, almeno per ora... Il personaggio che invece più mi assomiglia è Kitri, forte, di temperamento, determinato.

Ho recentemente ballato Coppelia immedesimandomi molto nel personaggio che ho interpretato; il teatro di Bordeaux è stato per tutte le recite completo;la mia Swanilda è risultata vera, genuina, innamorata del suo Franz... ho pensato solo a ballare, lasciando da parte le paure". Sara ha una bella tecnica, pulita, precisa, senza sbavature; il suo corpo parla di grande lavoro, di sacrificio, niente di scontato, Certo madre natura è stata generosa con lei, un ottimo "en dehors" (ovvero il movimento di rotazione esterna dell'anca che tra l'altro conferisce quel particolare modo di incedere nei ballerini), un corpo flessuoso e armonioso, ma ha dovuto per esempio lavorare tanto i piedi e continua a farlo, fermarsi mai.

Per tutto ciò occorre una dose massiccia di disciplina che porta a ripetere all'infinito lo stesso esercizio. "La disciplina è fondamentale" mi dice Sara "sia quando ti metti alla sbarra ogni giorno, sia nella vita privata; mi è stata insegnata dalla mia famiglia, fin da piccola, ed è alla base di tutto, sia in teatro che fuori".

Sara Renda, stella di Bordeaux

E' stata nominata étoile del teatro di Bordeaux il 15 dicembre 2015, ; per lei quel momento ha rappresentato la meta di quel cammino che aveva iniziato da piccolissima in Sicilia, ma anche l'inizio di una nuova, elettrizzante avventura. Sara, quando non è in teatro, ama vedere film, preferibilmente d'amore, in questo periodo sta leggendo "Io sono Malala" e presto debutterà in "Romeo e Giulietta".