Circa 3 secoli fa Jeanne-Marie Leprince de Beaumont scriveva una storia che è rimasta quanto mai attuale e i cui personaggi sono entrati nell’immaginario collettivo di tutto l’Occidente: la nostra vita di giovani donne è stata per sempre trasformata dalla struggente storia d’amore fra una dolce ragazza di campagna e una bestia dall’aspetto orribile ma dal cuore gentile.

Giovedì 16 Marzo potremo finalmente vedere il film Disney che ripropone la storia di La Bella e la Bestia e rivivere, almeno in parte, le emozioni che il capolavoro d’animazione del 1991 ha suscitato in tutti i giovani spettatori dell’epoca.

Il film d’animazione

la bella e la bestia è stato il primo film d’animazione nella storia del cinema ad essere candidato nella categoria Miglior film ai premi Oscar del 1992: dunque il primo “cartone animato” firmato Disney che viene considerato un vero e proprio film, grazie alla profondità della storia narrata che va ben oltre la semplice favola. È il racconto infatti di una donna che decide del proprio destino, andando anche contro il parere paterno, che non ha paura di affrontare una situazione cupa e misteriosa e che con la sua dignità impara ad amare ciò che sembrava in un primo momento impossibile da apprezzare. Anche se i personaggi di contorno sono tutti disegnati per far sorridere i bambini, la protagonista ha una grinta che parla più alle mamme che alle figlie in sala e anche il suo aspetto fisico ha un che di sensuale che Cenerentola e Biancaneve non avevano: come nota P.

Mereghetti, questo è il primo cartone animato che “segna l’ingresso dell’erotismo nell’universo infantile della Disney”.

Un capolavoro, dunque, perché i registi Gary Trousdale e Kirk Wise riescono a dare una nuova sfumatura al senso di favola e l’eroina che questa volta però non è una principessa, riesce ad abbattere da sola un tabù mai nemmeno scalfito da altri classici Disney: infatti in questo racconto non è l’uomo che salva la donna, ma l’esatto contrario e solo grazie alla capacità della ragazza di guardare oltre le apparenze, il giovane potrà tornare al suo aspetto umano.

La Bella e la Bestia

Non è quindi un caso che la Disney torna a distanza di due decenni a riproporre uno dei suoi grandi classici: un remake in live action dove la giovane protagonista è interpretata dalla ventiseienne Emma Watson. Come ha spesso ribadito nelle interviste l’attrice, è stata lei stessa ad aver scelto questo personaggio, rifiutando il ruolo di Cenerentola che le era stato precedentemente offerto, perché in questo racconto ha notato la forza della protagonista e la voglia di abbattere barriere che ci dividono da chi è diverso, da chi non è assimilabile al canone di “bello e buono”.

Questo lungometraggio rappresenta per la giovane attrice un’occasione d’oro: sicuramente interessata ai risvolti morali della vicenda narrata, non può non aver considerato l’impatto mediatico che un film di questa portata può avere sulla sua carriera. Il film che esce giovedì in Italia, infatti, è stato già annunciato da tempo e la realizzazione grafica ha già fatto nascere i confronti con il classico d’animazione: la storia sarà molto fedele al primo racconto Disney, poche le differenze anche a livello scenografico.

Il regista Bill Condon realizza un musical, mantenendo gran parte delle musiche originali che nel 1992 vinsero l’Oscar come Miglior canzone e Miglior colonna sonora, per trasportare una volta ancora il pubblico in quel paesino di campagna molto ben riconoscibile: un luogo in cui la giovane Belle è riuscita ad affermarsi con la sua volontà di donna, credendo fortemente nella possibilità che tutti hanno di cambiare e di diventare migliori.