E' il valore della laicità declinato negli interrogativi aperti sul mondo, la fede, le relazioni umane, il lavoro, a scendere in campo nelle giornate del festival biblico, evento culturale dedicato al "libro dei libri" secondo l'etimologia del termine "Bibbia", giunto alla tredicesima edizione e che si svolgerà a Trento, Vicenza, Verona, Rovigo, Padova e Vittorio Veneto. Le Scritture non si mettono in cattedra ma stimolano la conferenza ed il dialogo con il pubblico, sempre molto numeroso alle varie iniziative di approfondimento ed intrattenimento culturale, musicale e teatrale.

Che l'idea su cui s'impernia il festival sia la laicità, lo dimostrerebbero le origini della manifestazione sorta a Vicenza dalla constatazione che le vie del centro cittadino erano super-affollate, ma pochi si avvicinavano alle librerie che presentavano pubblicazioni a sfondo culturale e religioso. Il primo festival biblico è stato organizzato nel 2005 e da allora i numeri conseguiti sono abbastanza significativi: complessivamente si sono raggiunti 4 milioni di abitanti, 70 luoghi, 20 città coinvolte includendo le municipalità, 35.000 presenze complessive, 32 media partner, 230 volontari, 200 relatori ed artisti, 6 Diocesi.

Il tema del "viaggio" per sperimentare la curiosità del pensiero

Il "viaggio" è la metafora dell'itinerario interiore e ben si adatta al sottotitolo del festival "Felice è chi ha la strada nel cuore", una strada da riscoprire e a cui ricondursi nella "bussola" della vita quotidiana.

Alcune "lectio magistralis" saranno tenute in particolare a Rovigo da personalità "blasonate" per cognizioni e competenze in vari ambiti. Interverrà per il Cinema il regista Pupi Avati, per l'Arte la direttrice dei Musei Vaticani Micol Forti, per il giornalismo l'editorialista e scrittore Gian Antonio Stella, per la Scienza l'epistemologo ed informatico Giuseppe Longo e per il viaggio nella musica una giovane blasonata per sensibilità e forza, la cantautrice Chiara Galiazzo, apparsa all'ultimo Sanremo con il brano "Nessun posto è casa mia".

Musica, danza, teatro spetteranno, invece, alla Band modenese "Rulli Frulli", al "Conservatorio Venezze", ad un gruppo di Compagnie teatrali aderenti alla Fita.

I giovani e i percorsi scuola-lavoro

I giovani rappresentano una parte consistente del tessuto organizzativo della manifestazione che prevede varie attività di volontariato.

Quest'anno si aggiungono i percorsi scuola-lavoro suddivisi per indirizzo scolastico. Gli iscritti agli istituti per il turismo svolgeranno itinerari culturali, quelli dell'indirizzo socio-pedagogico si occuperanno dell'accoglienza dei visitatori, gli studenti del ginnasio-liceo saranno invece attivi all'info-point che provvederà anche all'emissione dei comunicati stampa del festival. L'intera kermesse assume i connotati di un grande laboratorio urbano che si protrarrà per una decina di giorni mettendo al centro cultura, arte e comunicazione delle idee nella loro vocazione primaria, a costituire empatie e maggiori legami di fiducia nella società civile.