Per una star nascente la strada verso il successo internazionale è dura e spesso un successo iniziale non significa automaticamente essere artisti affermati. lo sa bene Bebe Rexha, l'ultima rivelazione del pop che con il suo tour europeo è passata anche da Milano il 9 maggio, promuovendo il suo EP di debutto All Your Fault. L'artista è un esempio di chi, dopo un fallimento iniziale, è riuscito a risollevarsi: quando la ragazza fu "espulsa" dai Black Cards, gruppo formato da Pete Wentz dei Fall Out Boy, si ritrovò di nuovo a casa con i suoi genitori, spaventata dall'idea che la sua ascesa verso l'olimpo del pop potesse essersi arrestata per sempre.
Nel suo caso le doti da autrice fecero si che la canzone giusta ("The Monster") arrivasse alle orecchie della persona giusta (Eminem) e la situazione si ribaltò. Bebe Rexha è solo l'esempio più recente e si tratta di un'artista che sta ancora affrontando il proprio esordio. Molte star nascenti non sono riuscite a raggiungere nemmeno tale traguardo, spesso a cause di divergenze con i produttori. Un esempio lampante è Porcelain Black: la ragazza riuscì ad ottenere un contratto con la Virgin Records quando era diciottenne e successivamente passò alla Interscope Records grazie all'aiuto di RedOne, celeberrimo produttore che ha curato il progetto di debutto della Black, "Mannequin Factory", lavoro che non ha mai visto la luce a causa dell'insorgenza di conflitti tra l'artista ed il proprio collaboratore.
Infine l'album è stato rilasciato solo per il download illegale e l'artista si è staccata dall'etichetta.
Nel pop femminile anche le veterane possono avere difficoltà
Oltre alle difficoltà che spesso albergano nel processo iniziale, gli ostacoli possono trovare spazio anche in una carriera iniziata bene, su cui vi sono molte promesse. E' il caso di Jessie J, artista che ha visto un clamoroso successo con il suo primo album Who You Are ed ha poi iniziato a decadere già dal secondo progetto Alive. Anche il terzo album, Sweet Talker, non è stato un disco dalle vendite stratosferiche, nonostante la presenza di presenza di un brano esplosivo come "Bang Bang" che vanta la collaborazione di due pilastri del pop femminile contemporaneo: Nicki Minaj ed Ariana Grande, la quale sta ancora affrontando i riscontri dell'attentato a Manchester.
Il talento vocale e scenico di Jessie J è innegabile, cosa possa aver decretato la caduta del suo valore commerciale è difficile da capire.
Come Jessie J si possono prendere ad esempio nomi come quelli di Rita Ora e Carly Rae Jepsen. Rita Ora ha raggiunto un discreto successo con il suo primo album "Ora", pilotato da singoli come "How We Do" e "R.I.P". Ad oggi quello è il suo unico progetto pubblicato ed è riuscita a tener duro solo grazie alla pubblicazione di singoli sciolti, ad una relazione travagliata con Calvin Harris, a qualche collaborazione con brand come Adidas e ad un ruolo in Cinquanta Sfumature di Nero. Nonostante tutto non si ferma e proprio questo mese ha rilasciato "Your Song", brano che potrebbe essere il singolo di punta di un ipotetico secondo album, dato che la cantante sembra avere tanto materiale ultimato.
L'altro esempio è Carly Rae Jepsen, cantante di "Call Me Maybe". Il brano è stato l'inno estivo più cantato nel 2012 ed è ancora il più grande successo della Jepsen, la quale non è più riuscita a bissare tale clamore, nonostante singoli come "I Really Like You" e "Run Away With Me" avessero il potenziale adatto. Ci sono buone promesse riguardo la sua ultima pubblicazione "Cut To The Feeling", brano che, secondo MTV, ha quello che serve per riportarla sulle cime delle classifiche.