La notizia è di quelle che lasciano increduli: Diabolik ed Eva Kant si separano, forse per sempre. La coppia glam-noir più famosa del mondo è in crisi, anzi peggio: è al ‘Punto di rottura’ come recita il titolo dell’attesissimo albo estivo ‘Speciale Grande Diabolik’ che sarà in tutte le edicole dal 15 luglio (196 pagine, prezzo 4,90 euro). Una storia destinata ad entrare nel mito della serie Astorina.

Come accade alle coppie reali, anche tra il Re del Terrore e la fascinosa Lady Kant i momenti di crisi sono stati diversi nel corso dei loro 54 anni di vita in comune, ma davvero non immaginiamo come, questa lunga storia che ha accompagnato per intero la vicenda editoriale di Diabolik, possa finire così, in un pugno di vignette.

Tutto ebbe inizio nel lontano 1963

Leggenda narra che la genesi di Diabolik sia partita tutta da una stazione ferroviera di Milano e da un romanzo stropicciato di Fantomas (il genio del male francese) trovato da Angela Giussani durante il viaggio in treno, da lì l’idea di creare un noir italiano a fumetti. Coinvolta nel progetto anche la sorella Luciana, nasceva così il personaggio più cattivo del fumetto italiano.

Nel lontano novembre 1962 pubblicavano il primo numero di Diabolik: ‘Il re del terrore’, con l’efficace sottotitolo ‘Il fumetto del brivido’, e qualche mese dopo, nel marzo del 1963, sul numero 3 della serie (L’arresto di Diabolik) sarebbe comparsa Eva Kant: uno dei personaggi femminili più iconici del fumetto italiano.

Da allora, quell’uomo che per ruolo occupato sembrava destinato a rimanere da solo, rinunciava al suo status originale per condividere il suo mondo alla pari con Eva.

Le sorelle Angela e Giuliana Giussani sono state due figure chiave del fumetto italiano: proprio per Diabolik, sono stare loro a inventare il formato pocket, da leggere in metro e tenere in tasca in un tempo in cui non esisteva internet, una formula che fu subito vincente e fece scuola.

Luglio 2017: divorzio in arrivo a Clerville?

Eva Kant è una primadonna, intelligente e sofisticata oltre che fascinosa, non è certo un’eterna fidanzata: lei è la complice, lei è l’altra metà di Diabolik. Provenienti entrambi da un’infanzia difficile e senza amore, fin dai primi albi i due sono sembrati figli dello stesso destino, e ci avevano convinti che solo loro sapessero far funzionare una vita di coppia in maniera perfetta.

Per questo crediamo che, forse, sono loro i buoni anche se sono cattivi, altresì perché non rubano per soldi, quello è solo il loro destino: rubando reagiscono all’assurdità di un sistema il cui solo valore sembra essere la ricchezza.

E ci torna in mente la storia ‘La vittoria di Ginko’ (luglio 1972), in cui Diabolik creda Eva Kant morta e disperato rivela al suo storico nemico, l’ispettore Ginko appunto, i segreti dei suoi rifugi e dove sono nascoste tutte le ricchezze accumulate con le rapine. Se tutto questo sentimento ora sta davvero per finire: i due arriveranno al divorzio? E nel caso affermativo, come divideranno l’immenso patrimonio comune? Sarà un giudice di Clerville o Ghenf a deciderlo?

Sul sito ufficiale del fumetto un comunicato dell’editore dice: ‘Era già successo che il cinismo di Diabolik si scontrasse con l’etica di Eva Kant e che simili scontri portassero la coppia molto vicino a una crisi, ma prima d’ora non era mai successo che superassero il punto di rottura’. Per sapere se questa volta sarà veramente superato non ci resta che attendere l’albo in uscita a metà luglio.