Già traduttore di ebraico masoretico per le edizioni San Paolo, oggi conferenziere, saggista e studioso di storia delle religioni, Mauro Biglino torna in libreria con un nuovo lavoro scritto a quattro mani col giornalista Enrico Baccarini. La Uno Editori, casa editrice che - insieme a Mondadori - ha fatto conoscere al grande pubblico le teorie di Biglino, ha pubblicato infatti "La caduta degli Dei. Bibbia e testi induisti: la storia va riscritta", un volume di grande formato, con oltre cinquecento pagine fittamente documentate.

La lettura "letterale" dei testi antichi

La chiave di lettura offerta da Mauro Biglino al fine di comprendere il reale significato contenuto nei testi biblici e, più in generale, in tutti i testi dell'antichità, è tanto semplice quanto sorprendente: prendere alla lettera ciò che è scritto, evitando l'aggiunta di sovrastrutture quali interpretazioni o letture allegoriche. Ne scaturirebbe un quadro interessante e innovativo: i popoli dell'antichità avrebbero avuto contatti con individui provenienti da altri mondi, i quali avrebbero portato sulla Terra innovazioni tecnologiche impensabili. Ma non solo: noi stessi saremmo una loro creazione ottenuta attraverso sofisticati interventi di ingegneria genetica.

Si tratta di teorie già avanzate in passato da numerosi studiosi, primi fra tutti i celebri Zecharia Sitchin e Erich von Däniken, autori di numerosi saggi sull'argomento. Di recente, tali teorie sono tornate a far discutere, sia attraverso il lavoro attento di Biglino che allo studio di scienziati e ricercatori, come il biologo molecolare Pietro Buffa, che hanno evidenziato come nel nostro passato si siano spesso verificati eventi e mutazioni genetiche "impossibili", se escludessimo un preciso intervento da parte di "terzi".

Oggetti volanti nell'antichità?

Il volume affronta anche un tema caro a Baccarini, già autore di un saggio sull'argomento: le caratteristiche dei Vimana, oggetti mitologici in grado di volare descritti nei testi religiosi indiani, a bordo dei quali viaggiavano le divinità. Macchine simili, conferma Biglino, sarebbero descritte anche nell'Antico Testamento e, in particolare, nel libro di Ezechiele.

A bordo di tali oggetti viaggerebbero Yahweh e gli altri Elohim, termini ebraici tradotti rispettivamente con "Signore" e "Dei" nelle comuni Bibbie ma, aggiunge Biglino, lasciati nella loro forma originaria nei testi interlineari impiegati nelle facoltà di Teologia italiane e straniere in quanto, ad oggi, nessuno sa con precisione in che modo tradurli correttamente.Un lavoro, quello di Biglino, che è destinato a far discutere ancora per molto tempo.