Parte oggi a Brighton il convegno di 3 giorni incentrato sul pensiero filosofico di Adriana Cavarero, docente di Filosofia politica presso l'università di Verona, nonché Visiting Professor alla New York University. Il meeting, cui prenderanno parte studiosi di varie discipline provenienti dagli Atenei di tutto il mondo, si intitola: "Giving life to politics: the work of Adriana Cavarero."

Argomenti del convegno

L'occasione per un confronto internazionale sulle tematiche care alla Cavarero è stata rappresentata dall'uscita del suo ultimo libro ''Inclinazioni. Critica della rettitudine'', in versione inglese.

Molteplici sono i topics che verranno affrontati e dibattuti, dato che molto articolata è la produzione filosofica della relatrice:

  • Politica di genere
  • Ripensamento della Metafisica
  • Inclinazioni femministe
  • Biopolitica
  • Narrativa politica
  • Terrorismo e Orrorismo
  • Politica di Hannah Arendt
  • Post-strutturalismo
  • Democrazia e lo "Straniero".

Cambiamento di prospettiva nelle 'Inclinazioni'

Nell'ultimo libro pubblicato in inglese, la Cavarero muove una critica alla Metafisica occidentale e propone una nuova prospettiva. In questo, ricalca le orme di Hannah Arendt, ma introduce anche alcune novità. Come la Arendt, propone di uscire dal percorso storico-filosofico tradizionale, quello di Hobbes e Kant. La sua visione filosofica abbraccia nuovi campi del sapere: dalla pittura alla letteratura; dalla fotografia alla filosofia.

Ma il filo conduttore unificante è dato dal considerare una nuova categoria -l'inclinazione-, come il fondamento di una nuova morale. Nella sua ultima opera, la filosofa invita ad abbandonare la visione filosofica tradizionale occidentale. Quella che mette al centro del pensiero l'uomo, come soggetto autonomo e razionale, la cui azione sta in un "interfacciarsi con i propri simili."

Il nuovo modello proposto pone al centro non più l'uomo -che la filosofia tradizionale identifica con Homo Erectus-, ma piuttosto le sue inclinazioni.

L'Etica al centro della nuova prospettiva della Cavarero

Nella Filosofia classica di Hobbes e Kant è l'uomo al centro. Il primo propone uno stato moderno fondato sul concetto di 'homo homini lupus', in cui la violenza trova la sua giustificazione nella struttura verticistica del Leviatano; il secondo pone in primo piano le caratteristiche dell'uomo, soggetto libero, razionale e capace di autodeterminarsi, escludendo quindi chiunque non rientri in questi canoni.

Entrambi mettono al centro del loro pensiero filosofico l'homo erectus, un uomo che, "liberatosi dalle catene della schiavitù, si alza ed esce dalla caverna". La Cavarero critica questa visione platoniana: troppo riduttiva, a sua detta, nella misura in cui non prende in considerazione l'uomo nella sua complessità. Nelle Inclinazioni, emerge invece, non tanto l'uomo, ma le sue passioni, la sua fragilità e lo scambio con l'altro. In una parola, l'etica. Non solo.

Il rovesciamento di prospettiva è dato anche dal mettere in primo piano non più la morte dell'uomo, ma la nascita. Nell'inclinazione della madre sul suo bimbo, mette in luce la Cavarero, è possibile osservare un altruismo e un atteggiamento protettivo fondamentale.

Se da un lato si valutano la fragilità, la vulnerabilità e la condizione inerme del bambino, dall'altra bisogna riconsiderare l'altruismo della madre. Un altruismo "problematico" e complesso, ''aperto all'enigma del possibile".