L'attrice Jeanne Moreau, all'età di 89 anni, è stata trovata morta questa mattina alle 7.30 nella propria casa di rue du Faubourg Saint-Honoré a Parigi dalla propria collaboratrice domestica; la notizia è arrivata all'agenzia di stampa France Presse tramite l'agente dell'attrice. Diventata famosa e amata per aver interpretato Catherine nel film 'Jules e Jim' diretto da François Truffaut. Una donna versalite e indipendente; completamente anticonvenzionale, mai distaccata, mai amichevole, mai festaiola, mai sostenuta, mai leggera, per nulla una donna di cultura, fredda.

La sua nascita e i suoi riconoscimenti

Tempo fa disse che la vita è uguale a un giardino da coltivare che noi riceviamo quando nasciamo e che dobbiamo lasciare meraviglioso quando dovremo lasciare la terra. Si è definita una donna agitata da una forza spirituale incontenibile.

Nata a Parigi nel 1928 da madre cantante inglese e da padre gestore di una brasserie. La sua carriera è iniziata con la Comedie Française, diventando poi, tra la fine degli anni'50 e la fine degli anni '60, l'attrice simbolo della Nouvelle Vague. Ha lavorato nel mondo dello spettacolo per 65 anni, caratterizzati da 130 interpretazioni e diversi riconoscimenti. Miglior interpretazione femminile nel 1960 per 'Moderato cantabile' al Festival di Cannes e BAFTA per attrice internazionale del 1966 per il film 'Vagone letto per assassini'.

Da non dimenticare il Premio César come migliore attrice nel 1992 per 'La Vieille qui marchait dans la mer' e il Premio Molière come migliore attrice per 'Le Récit de la servante Zerline'.

Ha cominciato con il teatro, per poi passare al cinema con il regista Richard Pottier nel film 'Solo Dio può giudicare'.

Tra le sue pellicole troviamo 'Grisbì' di Jacques Becker, 'Ascensore per il patibolo', 'Gli amanti', 'Fuoco fatuo' e 'Viva Maria!' di Louis Malle.

Poi ha lavorato per François Truffaut nei film 'I 400 colpi', il già citato 'Jules e Jim' e La sposa in nero'. E' stata attrice anche per Michelangelo Antonioni per 'La notte', 'La donna è donna' di Jean-Luc Godard, 'Il processo' e 'Falstaff' di Orson Welles. Da ricordare anche Luis Buňuel nel film 'Il diario di una cameriera', Elia Kazan ne 'Gli ultimi fuochi' e Rainer Werner Fassbinder nel 'Querelle de Brest'.

I suoi ultimi successi

Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo 'Nikita' di Luc Besson, 'Fino alla fine del mondo' di Wim Wenders, e 'Il tempo che resta' di François Ozon. Ricordiamola come ha fatto Claudia Cardinale, dicendo di lei che è 'un monumento del cinema mondiale che rimarrà, un esempio d'eccellenza per le generazioni future'.