La Fondation Lambert ospita in questi giorni, nei suoi immensi spazi espositivi della superficie complessiva di circa 3.500 metri quadrati, una importante mostra personale di Keith Haring, artista americano nato a Pittsburgh nel 1958 e morto nel febbraio del 1990 a soli 31 anni, massimo esponente dell'Arte Pop americana neoespressionista. La mostra costituisce l'evento di maggior spicco nell'ambito del programma espositivo 2017 della Fondazione che ha proposto nel periodo estivo ben quattro mostre: le rassegne di Agnes B e di Leila Alaoui e l'esposizione dal titolo "Le vie secrète del plantes".
La Fondazione, aperta dal gallerista parigino Yvon Lambert nel giugno 2000 nell'Hotel de Caumont e raddoppiata in termini di spazio a seguito dell'accorpamento all'Hotel de Montfaucon nel 2015, ospita ogni anno almeno una decina di mostre temporanee, tutte di grande rilevanza internazionale.
Da Mickey Mouse alle citazioni e ai riferimenti alla storia dell'arte
Del "bambino prodigio" americano, che a cominciare dalla tenerissima età di quattro anni disegnò senza sosta per tutta la sua pur breve vita, ispirato inizialmente dai fumetti di Walt Disney e da quelli di Batman, la rassegna di Avignone presenta opere emblematiche come Senza titolo del 1982, dove è raffigurato un Mickey Mouse stile anni '30, inserito in uno schermo televisivo.
Un omaggio ad uno dei personaggi che affollarono la miriade di pagine disegnate nella sua infansia e adolescenza, dove trovò ampio spazio anche la figura eroica di Batman.
A testimoniare la straordinaria originalità dell'artista sono esposte anche grandi tele che rappresentano vere e proprie citazioni del Caravaggio come l'acrilico su tela Senza titolo del 1985 deve è evocata la famosa opera caravaggesca La testa di Medusa che insieme all'altra opera St Sebastian del 1984 testimonia la profondità del citazionismo pittorico dell'artista.
Infatti se ad una iniziale e superficiale analisi estetica delle opere queste possono apparire semplicemente ironiche, ludiche e quasi infantili, un'esame più approfondito rivela chiaramente diversi valori socio-politici e caratteri interpretativi a vari livelli: dalla polemica denuncia dei sopprusi sociali nei confronti dei "diversi" e dei "più deboli", ai forti messaggi che invitano all'uguaglianza e alla fratellanza, per non parlare dei chiari e molteplici riferimenti alla storia dell'arte.
Gli oggetti quotidiani
Oltre alle tele, di varie dimensioni, la mostra propone anche una serie di curiosi e fantasiosi oggetti di uso quotidiano sui quali Haring è intervenuto "invadendoli" con i suoi mitici ed emblematici omini stilizzati, oppure decorandoli con figure di animali, sempre stilizzati, come ad esempio in un lettino per bambini esposto nella circostanza.
L'importanza della mostra avignonese
Oltre che per la vastità e la qualità delle opere esposte nella personale dedicata a Keith Haring l'importanza della rassegna risiede soprattutto nel chiaro esempio che essa fornisce circa lo scopo principale della Pop-art dello stravagante artista americano che è stato quello di rendere l'arte disponibile a tutti, non solo ad una ristretta cerchia di persone culturalmente ed economicamente elevate.
Non a caso Andy Warol lo ha definito "il primo artista veramente pop, nel vero senso della parola, e la sua arte e la sua esistenza hanno cambiato le nostre concezioni di arte e di vita del XX° Secolo."
Keith Haring, Avignone, Fondation Lambert, fino al 17 novembre.