Nelle ultime settimane si è discusso a lungo sulle problematiche sicurezza inerenti gli attentati terroristici nelle città di tutto il mondo. Attraverso lo spunto e la sollecitazione dell'architetto Stefano Boeri si sono fatti tavoli di lavoro per valutare nuove istallazioni (anti aggressione) per rendere più "gradevoli" e meno invasive, a livello visivo, le barriere anti carro. Le proposte sono state molteplici, di architetti, designer ed arredatori urbani, tutte valide e funzionali rispetto al "format" proposto riguardo l'utilizzo del verde e delle piante.
Ci sono però altre possibilità più particolari, artistiche e altrettanto sicure. Per esempio l’intervento artistico tout court, che non si limita alla semplice protezione del luogo, bensì prevede l’intervento solido e materiale, dell'Arte contemporanea come istallazione. Così nasce l'idea di Diego Bernardi (architetto e digital strategy manager) e Simone Sacchi (mecenate e proprietario del nuovo spazio Neon Gallery di Pavia), supportati dalla straordinaria ed euforica vena curatoriale di Vittorio Sgarbi, di portare l’istallazione “Barricades” di Paolo Ceribelli (l’istallazione presentata a Como durante Streetscape5, una manifestazione di land art targata Ied, si compone di una serie di cavalli di frisia di diverse dimensioni e pesi da 1 a 2 metri, da 100 a 200 kg, rutilanti nei loro colori smaltati (blu, rossi, rosa…), che evocano non la tragedia della guerra vera, semmai la giocosità della guerra finta, quella che si combatteva da bambini con i soldatini in plastica.
Soldatini che, colorati e posizionati sulla tela in modi geometrici ed ossessivi, sono uno dei marchi di fabbrica proprio di Ceribelli, classe 1978, il quale con questo nuovo lavoro intende approfondire il tema del “limite”, inteso come limite mentale e fisico, insinuando nello spettatore o nel semplice passante l’idea di non poter oltrepassare una zona, ma nello stesso tempo costringendolo a ragionare su quella porzione di spazio che da semplice passaggio, arricchendosi di esperienze, diventa “soglia”) nelle zone più a rischio, delle città italiane e, perchè no, anche di quelle europee.
Prima tappa Milano
Il progetto è già stato mandato al Sindaco Beppe Sala e al Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Si sta solo aspettando il via libera e le prime istallazioni saranno inaugurate nella splendida piazza Duomo e in Galleria Vittorio Emanuele, sotto l'ala critica e protettiva del prof. Vittorio sgarbi.
L’obiettivo resta quello della sicurezza, l’atmosfera sempre difficile e tesa, quella del terrorismo e della paura; ma l’intervento artistico vuole però distrarre alleggerendo il momento, preservando il paesaggio architettonico e arricchendo le città con colore, arte e cultura.