Ieri a New York si è scritta una nuova pagina nella storia dell'arte. Nella casa d'aste Christie's, il Salvator Mundi dipinto da leonardo da Vinci è stato venduto per 400 milioni di dollari (più altri 50 milioni per i diritti d'asta) al termine una gara che sembrava interminabile. E' l'ultimo quadro di Leonardo ancora in mano a privati: apparteneva al miliardario russo Dmitry Rybolovlev che nel 2013 lo acquistò per 127 milioni di dollari.

Un'asta che entrerà nella storia

In quel che doveva essere una serata dedicata all'arte contemporanea il Christie's ha voluto infilarci questa piccola tavolozza, ritenendola la più grande scoperta del secolo, in seguito ad una campagna pubblicitaria senza precedenti per l'italiano più famoso della storia.

E' stata una scelta azzardata che alla fine ha pagato.

Al momento, si tratta dell'aggiudicazione più alta nella storia del mercato d'arte. Il Salvator Mundi ha stabilito nuovi primati demolendo i suoi predecessori: più di Andy Worhol (le 60 Ultime Cene vennero acquistate a New York per 56 milioni di dollari), più di Pablo Picasso (Femmes d'Alger venduta al Christie's per 179 milioni di dollari), più di Willem De Kooning (il passaggio di proprietà di Interchange è costato 300 milioni di dollari).Inoltre, è il quadro più visitato in una mostra pre-asta. Per il battitore rappresenta la rivincita del "vecchi maestri" in un periodo di crisi per l'arte classica.

Presenti nella sala, insieme ad altri miliardari di ogni provenienza che hanno voluto assistere o partecipare a questo evento memorabile, anche Dasha Zhukova, moglie del magnate russo Roman Abramovič, e l'attore Premio Oscar Leonardo di Caprio che dovrebbe recitare la parte dell'artista fiorentino in un nuovo film della Paramount.

La storia e le controversie

Il viaggio che quest'opera ha fatto per giungere fino a noi è avvolto dal mistero.

Leonardo avrebbe dipinto il Salvator Mundi nel 1499 poco prima di lasciare Milano. Nel 1650 lo ritroviamo in Inghilterra nella collezione di re Carlo I. L'incisore Wenceslaus Hollar ne trasse un'opera. Dopodiché non avremo più notizie del quadro fino al 1900, ma all'epoca era stato attribuito ad un seguace di Leonardo.

Nel 1958 compare ad un asta e viene venduto per poche sterline. Mezzo secolo più tardi viene rilevato in un'asta immobiliare da un gruppo di commercianti americani che lo portano alla Metropolitan Museum of Art per essere valutato. Gli esperti avevano concluso che non si trattava della mano di Leonardo. Nel 2011 viene portato alla National Gallery di Londra e si è avuto finalmente l'autenticazione e l'esposizione in una mostra a tema.

Come se non bastasse, il dipinto è stato anche al centro di vicende giudiziarie burrascose.

Nel 2013 l'opera viene ceduta alla società svizzera Natural Le Coultre che poi lo vendo a Rybolovlev. Quest'ultimo, sentendosi raggirato, denunciò la società per frode.