Negli ultimi anni le modalità di fruizione della musica, in Italia come nel resto del mondo, sono state completamente stravolte: la rivoluzione apportata dall'avvento delle piattaforme di streaming come Spotify e Deezer ha determinato un cambiamento sostanziale nel rapporto tra chi crea, chi distribuisce e chi ascolta le produzioni musicali. Di conseguenza le dinamiche che per decenni erano state alla base del mercato discografico hanno letteralmente cessato di esistere.

L'era dello streaming

Nel 2017 si ascolta molto probabilmente più musica rispetto agli anni precedenti, e per farlo non è neanche necessario comprare i dischi, dato che nella maggior parte dei casi gli utenti riescono a fruire della musica gratuitamente.

Nell'era dello streaming la forma principale di guadagno per un artista è il live, ed è interesse primario dei musicisti far si che le loro produzioni raggiungano più persone possibili; gli inediti vengono quindi resi disponibili all'ascolto gratuito sulle piattaforme di streaming sin dal momento della pubblicazione.

Il pensiero di Salmo

Visto e considerato lo scenario attuale, ha senso nel 2017 parlare di musica più o meno 'commerciale' ? Secondo Salmo – che nei giorni scorsi ha totalizzato il record italiano di streaming in 24 ore, in seguito alla pubblicazione del suo ultimo inedito 'Perdonami' – sicuramente no.

L'uomo simbolo del Machete Cerw ha avuto modo di esprimere il suo punto di vista nella notte di ieri, tramite un comunicato diffuso in una storia caricata su Instagram, queste le sue parole:

'Come fate nel 2017/18 a dire 'sei diventato commerciale' ?

Vi siete resi conto che la musica ormai è gratuita per tutti ? I dischi ormai non si vendono più. Il 70 % degli italiani ascoltano Spotify senza abbonamento, o ascoltano da YouTube, in ogni caso gratis. Quindi se non c'è la vendita di quale commercio parlate ?'

Il dibattito sulla musica commerciale in Italia e nel rap

La questione della cosiddetta 'musica commerciale' – prodotta per compiacere il pubblico e ritenuta da molti un prodotto usa e getta, contrapposto alla vera arte, destinata invece a smuovere le coscienze e a rimanere nel tempo – ha sicuramente rappresentato un trend topic negli ultimi decenni in ambito discografico.

Il Rap ovviamente non fa eccezione, anzi è probabilmente uno degli universi musicali dove il contrasto tra il mondo del mainstream e quello dell' underground è emerso in maniera più netta, creando per anni delle vere e proprie scuole di pensiero contrapposte.