Il misterioso Egitto copre con la penombra dei suoi preziosi reperti anche Rovigo, la città capoluogo del Polesine divisa dal delta del Po da una quarantina di chilometri di fertile territorio padano. Le testimonianze storico-archeologiche risalenti fino all'Alto Egitto fanno parte della collezione conservata all'Accademia dei Concordi rodigina e sono frutto della donazione eseguita da Giuseppe Valsè Pantellini, nato a Rovigo nel 1826 e morto a Fiesole nel 1890. Valsè fu un patriota che aderì ai moti insurrezionali del Polesine nel 1848 raggiungendo alcuni anni dopo Il Cairo dove fu l'artefice di una solidissima attività imprenditoriale.

Divenne, infatti, un magnate dei "Tour Operator" dell'epoca gestendo e poi acquistando ad Alessandria d'Egitto un Grand Hotel che ospitava viaggiatori da tutto il mondo. Alla sua città natale regalò cinque casse di antichi reperti egizi con l'intento di allestire un museo, ritrovamenti suggestivi che rappresentano il nucleo dell'attuale collezione.

Una bella storia poco conosciuta e che potrebbe rappresentare un antico paradigma d'intenti intorno all'obiettivo sempre più stringente di far emergere la vocazione turistico-culturale del Polesine.

Dallo scarabeo della Dinastia Hyksos alla Osiride di età tolemaica, statuette ed oggetti votivi plasmano il tempo

Una stele votiva, una effigie di Osiride di probabile età tolemaica, la piccola sfinge seduta, sono solo alcuni dei ritrovamenti componenti la raccolta che culmina con la presenza dell'immancabile mummia.

Si distingue anche uno scarabeo risalente alla Dinastia Hyksos molto simile ad esemplari custoditi University College di Londra. La visita alla Collezione è avvenuta il 19 gennaio in concomitanza con l'apertura del castello librario della biblioteca della Concordiana, un patrimonio di oltre 300mila unità documentarie. Il mega-archivio è suddiviso su sei piani e la parte più antica comprende 70mila unità librarie, 23mila scritti autografi, duemila manoscritti ed oltre 500 carte geografiche.

Antonella Turri, responsabile del settore, ha illustrato la composizione dell'archivio ed il Presidente dell'Accademia Giovanni Boniolo ha preannunciato l'estensione della biblioteca attraverso l'utilizzo dell'adiacente Palazzo Bosi. "Il progetto complessivo che dovrà essere implementato nei prossimi mesi - ha aggiunto Boniolo - si propone di rendere la biblioteca e la collezione egizia un polo culturale di livello internazionale", mentre il Sindaco Massimo Bergamin ha affermato che "l'idea della visita al castello librario è stata dell'Assessore Alessandra Sguotti secondo l'intendimento di valorizzare il patrimonio storico-librario ed artistico cittadino che corrobora la finalità di presentare la candidatura di Rovigo a Capitale della Cultura 2021".