Il XX secolo va in scena a Roma. L'agenzia Magnum Photos è sbarcata finalmente in italia. Dal 7 febbraio al 3 Giugno 2018 sarà possibile visitare questa mostra fotografica che racchiude lo scorrere della storia con i suoi protagonisti, le sue criticità e le sue meraviglie. Non una mostra qualunque ma una sorta di viaggio che gli spettatori possono fare insieme alla storia stessa. In un flusso temporale che spazia attraverso una cronologia fatta più di vissuti interni che del tempo scandito dal solo tic tac dell'uomo finito.

Le sezioni della mostra

Il percorso della mostra è suddiviso in varie sezioni. 1947-1968 Diritti e Rovesci Umani inizia il percorso espositivo Storie di battaglie, di diritti sociali e di libertà (ottenute e perse); le pareti dell'Ara divengono un sostegno concreto per quelle foto in bianco e nero che descrivono di guerre e di battaglie interiori. Sguardi corali e passione comune conducono lo spettatore ad interrogarsi sul senso di libertà che ormai ai giorni nostri si celebra come scontato. Troviamo Eve Arnold che narra delle vicissitudini dei lavorati immigrati in America, Josef Koudelka che ritrae la vita zigana, Paul Fusco che nel 68" narro il trasporto via treno della salma di Kennedy, Cristina Rodero e la "sua Spagna", Martin Parr e le sue elucubrazioni antropologiche, Jerome Sessini e il suo Sud America feroce e la storia degli immigrati del Marocco di Paolo Pellegrin.

Proseguendo, dopo la dimensione di collettività, troviamo un Elliott Erwitt che rappresenta invece la relazione. Una relazione forte fra madre e figlio. Un legame dualistico è vero ma che rappresenta anche l'amore universale e puro di una relazione che passa attraverso i secoli rimanendo sempre salda e costante. Segue una fotografia al femminile che ci porta agli scatti di Susan Meiselas; fotografie di spogliarelliste Americane indaffarate nelle loro faccende e nei loro sogni forse infranti.

L'ultima parte prosegue dagli anni 50" fino ai giorni nostri. Società moderna, social media e cellulari. Una visione tecnologica della vita moderna come la intendiamo adesso. La mostra presenta anche videoproiezioni, copertine, articoli e saggi che si intersecano con la vita delle fotografie. In uno scambio perenne fra cartaceo, video e fotografia.

Quasi a voler dare una visione a 360 ° della storicità dell'uomo e delle sue battaglie nella quale noi siamo avvolti.

Il curatore di questa mostra, Clement Cheroux, ha portato uno spaccato vario e pregno di sfaccettature di una umanità in cerca del suo senso attraverso quello che è stato il suo percorso. Il fortunato visitatore può così fare i conti lui stesso con le proprie radici e la sua storia. In un gioco di scambio fra storia individuale, personale e collettiva.