La storia del rap italiano sarebbe stata molto diversa senza l'apporto fornito negli ultimi venti anni da Big Fish, dapprima con il lavoro assieme a Tormento con i Sottotono – uno dei primi gruppi, assieme agli Articolo 31, ad essere riuscito a portare il rap in un contesto mainstream – e successivamente con le tante basi realizzate nelle ultime due decadi, che tutt'ora produce per i più svariati artisti, anche se il rap non è più la sua attività principale.

Fish su Fabri Fibra e Jovanotti

È lui l'uomo dietro il grande successo di 'stavo pensando a te', probabilmente il brano più apprezzato dell'ultimo fortunatissimo album di fabri fibra, ovvero 'Fenomeno' uscito il 7 aprile del 2017.

In una recente intervista concessa ai microfoni di Rolling Stone, Fish – che in passato aveva già collaborato con il rapper di Senigallia classe 1976 – si è soffermato a parlare proprio di questo brano.

Il beatmaker ha spiegato quali sono i motivi che hanno fatto sì che un brano così insolito – almeno per la discografia di Fabri Fibra – abbia raggiunto un tale successo, queste le sue parole:

'Per la prima volta Fabri Fibra ha fatto una canzone che parlava d'amore. È un brano estremamente intimo. Io in realtà non ero affatto certo che il beat sarebbe stato di suo gradimento, poi invece ne fu entusiasta.'

In un altro momento dell'intervista il producer ha speso belle parole per Fibra, definendolo, oltre che un vero amico, 'uno dei più grandi professionisti' del panorama musicale italiano.

Tanti eleogi anche per Lorenzo Jovanotti, l'uomo grazie al quale Big Fish ha capito di voler fare il produttore musicale nella vita. È proprio grazie al programma radiofonico che Cherubini conduceva alla fine degli anni '80 su Radio Deejay che Fish ha scoperto l'hip hop e la musica house, i suoi due generi di riferimento, rimanendone profondamente affascinato.

I nuovi producer italiani

Interpellato relativamente ad alcuni nomi caldi del beatmaking italiano, Fish ha voluto citare Tha Supreme, giovanissimo produttore – ha soltanto diciassette anni – che ha già avuto modo di collaborare con un vero proprio peso massimo della scena – ovvero Salmo, nel brano 'Perdonami' – oltre che Chris Nolan, il beatmaker che ha curato il suono dell'ultimo album di Tedua.

'Tutti e due fanno la differenza, riescono a fare trap, ma in modo diverso', ha dichiarato Fish.

Ed è proprio a tutti i giovani produttori italiani che l'ex Sottotono ha voluto voluto lanciare un messaggio, invitandoli a farsi pagare per il proprio lavoro, queste le sue parole:

'L'errore più grande di un beatmaker è quello di non chiedere un compenso per il proprio lavoro, i più giovani molte volte prendono la cosa con estrema leggerezza, e dopo il cantante se ne va in giro a guadagnare grazie ai concerti, mentre ai producer non rimane altro da fare che contare le visualizzazioni del videoclip del brano su YouTube. È necessario fare chiarezza sin da subito: se si decide di comune accordo di creare un lavoro insieme, nel quale il rapper e il producer investono tempo e risorse in egual misura, bene, in caso contrario chi lavora deve necessariamente essere pagato.'