Tanti i fan dei Queen accorsi da tutta Italia e dall'estero per questo concerto dello storico gruppo inglese in quel di Milano. I controlli anti-bagarinaggio, con verifica della rispondenza del nome sul biglietto con quello sul documento, sono stati serrati ma le code hanno corso fluide e guadagnare l’entrata è stata questione di una decina di minuti. Il palazzetto di Assago non si può dire che fosse gremito, ma l’affluenza è stata buona. La band non si è fatta attendere e ha iniziato la performance con Tear It Up, seguita dai primi versi di Seven Seas of Rhye.

La scaletta presentata nella serata ricalca perfettamente quella già proposta nelle precedenti date europee del tour e comprende tutte le maggiori hit della mitica band che, orfana del suo poliedrico frontman, che dal 2011 si affida alla voce dell’americano Adam Lambert, il quale dal palco ammette di non essere Freddy Mercury e spiega che il suo canto è un tributo di un fan verso il suo eroe.

Scaletta del concerto dei Queen + Adam Lambert del 25 giugno 2018 al Mediolanum Forum di Assago

  • Tear It Up
  • Seven Seas of Rhye
  • Tie Your Mother Down
  • Play the Game
  • Fat Bottomed Girls
  • Killer Queen
  • Don't Stop Me Now
  • Bicycle Race
  • I'm in Love With My Car
  • Another One Bites the Dust
  • Lucy
  • I Want It All
  • Love of My Life
  • Somebody to Love
  • Crazy Little Thing Called Love
  • Drum Battle
  • Under Pressure
  • I Want to Break Free
  • You Take My Breath Away (frammento)
  • Who Wants to Live Forever
  • Last Horizon (Brian May cover)
  • Guitar Solo
  • The Show Must Go On
  • Radio Ga Ga
  • Bohemian Rhapsody
  • Day-Oh
  • We Will Rock You
  • We Are the Champions
  • God Save the Queen (frammento; Thomas Augustine)

Sappiamo tutti che è demagogia, ma ci vogliamo credere lo stesso.

Ovvio, la voce di Adam, seppur tecnicamente capace di raggiungere certi livelli, manca del timbro e del colore di Mercury e soprattutto della sua presenza scenica. Il risultato è uno scimmiottare, piuttosto che rendere omaggio.

D’altro canto, i Queen esistevano anche prima di Freddy (anche se è grazie alla sua verve che sono riusciti veramente ad emergere ed entrare nell’olimpo del rock) ed hanno diritto di esistere anche dopo; così come il pubblico ha diritto di poter continuare a godere delle fantastiche sonorità della band britannica assicurate dalla chitarra di Brian May e dalla batteria di Roger Taylor; completano la band Spike Edney alle tastiere, Neil Fairclough al basso e Tyler Warren alle percussioni.

Vari sono gli omaggi a Freddy durante la serata: l’assolo di May che duetta virtualmente con il video di Freddy su Love of My Life o i Freddy virtuale che con un bicchiere in mano incita il pubblico con Day-Oh. La performance risulta tutto sommato molto piacevole e coinvolgente grazie in particolare ai grandiosi effetti di luci creati da Ric Lipson che sottolineano e valorizzano gli artisti sul palco. Un concerto quindi cui valeva la pena di partecipare e che non lascia di sicuro indifferenti.