La galleria degli Uffizi a Firenze arricchisce ulteriormente la propria collezione di opere d'Arte con quarantatré disegni di Massimiliano Soldani Benzi. Grazie all'impegno del direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, questi disegni ritornano in Italia dove alla fine del settecento gli eredi di Louis Sieries, direttore francese della galleria dei lavori in Pietre dure di Firenze, portarono in Francia i disegni di Soldani Benzi.

I disegni riportati indietro dalla Francia

I quarantatré disegni rappresentano una parte di un gruppo di sessanta carte e sono considerati molto importanti perché, nel loro insieme, alcune di questi riconducono a studi effettuati per opere che ancora oggi possiamo ammirare, opere che l’artista realizzò per il granduca Cosimo III de Medici e per suo figlio il principe Ferdinando nel periodo tra il 1680 e 1692.

Fra queste carte ci sono disegni per elementi architettonici e la decorazione con tecnica "trompe – l'oiel" da realizzare ad affresco. Di estremo interesse sono inoltre quattro fogli in cui Soldani Benzi rappresenta graficamente degli alzati, sezioni e progetti destinati per gli elementi di una sfarzosa galea dell’ordine dei cavalieri di Santo Stefano. Per questa galea l’artista ideò una sontuosa poppa con inciso lo stemma dei Medici e arricchendo la composizione con mensole composte da creature fantastiche e putti.

Al momento non è ancora possibile visionare i disegni, è prevista però una mostra per l’anno 2019 che conterrà principalmente le sculture in bronzo dell’artista durante gli anni in cui hanno governato gli ultimi esponenti della famiglia dei Medici mentre un’area sarà dedicata alla comparazione tra i disegni preparatori e i disegni definitivi.

Massimiliano Soldani Benzi, pittore e scultore toscano

Massimiliano Soldani Benzi è pittore, scultore e medaglista italiano nato a Montevarchi nel 1656 e morto sempre a Montevarchi nel 1740. L'artista è un discendente dei Soldani, ricca famiglia montevarchina, e dei Benzi, nobile casata di Figline Valdarno e magnati della città di Firenze.

Condotto da suo zio alla frequentazione della scuola di disegno di Baldassarre Franceschini, soprannominato il Volterrano, approdò successivamente nella bottega di Giuseppe Arrighi. L'artista, sin da bambino, dimostrò di possedere grande talento e una forte predisposizione per la scultura, al punto che da ragazzino si divertiva a modellare delle piccole statuette fatte cuocere successivamente da suo padre.