È uno sfogo amaro e disincantato quello diffuso poche ore fa da TruceBaldazzi, al secolo Matteo Baldazzi, il giovane (classe 1990) che nel 2010 aveva spopolato su YouTube in seguito alla pubblicazione del brano "Vendetta Vera".

La canzone, che ad oggi conta sulla nota piattaforma video ben sei milioni di visualizzazioni, è diventata nel giro degli ultimi anni un vero e proprio tormentone, da molti considerato un classico del "lol Rap". Quello che in tanti, però, non hanno mai capito, è che Baldazzi, a differenza di altri artisti percepiti dal pubblico come "lol rapper" - in Italia l'esempio più eclatante è sicuramente quello di Bello Figo - non aveva alcuna intenzione di far ridere gli ascoltatori.

Il giovane, infatti, che ha sofferto per davvero di disturbi mentali, con il brano voleva semplicemente denunciare la situazione in cui viveva, nonché - come facilmente intuibile ascoltando il pezzo - sfogare tutta la sua rabbia e repressione sociale.

Lo sfogo di TruceBaldazzi

"Questo video mi ha rovinato la vita", ha esordito TruceBaldazzi, facendo ovviamente riferimento a "Vendetta Vera". Il ventottenne ha spiegato di essere perfettamente cosciente del fatto di non aver dato vita ad un testo di chissà quale spessore lirico, e di avere ben chiara quella che è l'attuale percezione del pubblico nei suoi confronti: "Capisco, non sapevo come fare rap, Vendetta Vera l'ho scritta di getto, avevo un grosso rancore verso il mio educatore di sostegno.

Capisco che per voi facevo ridere, ancora faccio ridere chi lo guarda ancora".

Baldazzi ha poi ribadito di aver sofferto parecchio in questi ultimi anni, anche e soprattutto per le prese in giro ricevute in seguito al successo del video, che gli ha sì permesso di esibirsi in diverse occasioni ma, allo stesso tempo, ha consentito a molti suoi detrattori - spesso presenti ai concerti - di rivolgergli in diverse occasioni il più classico dei cori denigratori da stadio, ovvero quello costituito da un'ossessiva ripetizione della parola "scemo", con enfasi particolare sulla lettera "e", il cui suono viene prolungato molto più del normale.

L'altra faccia della medaglia: il sostegno del web

Quello di oggi non è stato uno sfogo nato dal nulla. Anche ieri, infatti, TruceBaldazzi aveva voluto diffondere un messaggio, anche in questo caso amaro e disincantato, con le seguenti parole: "La gente ancora crede che sono un co****ne, uno sfigato, mi prendono in giro per quella canzone".

In calce al post, fortunatamente, sono comparsi numerosi commenti, quasi tutti a sostegno del ragazzo.