Dopo dieci anni dall'uscita del bestseller internazionale, Il Suggeritore, Donato Carrisi, uno dei protagonisti del thriller italiano, si rimette in gioco e scrive un nuovo romanzo. In libreria e in versione ebook dal 3 dicembre 2018 la nuova opera Il gioco del Suggeritore. Carrisi nasce nel 1973 a Martina Franca e si trasferisce poi a Roma. Laureato in giurisprudenza e specializzato in Criminologia e Scienza del comportamento, è scrittore per la Longanesi, autore per il Corriere della Sera, regista e sceneggiatore di serie televisive e film.

Ha vinto diversi premi fra cui, nel 2017, il David di Donatello per miglior regista esordiente.

L’autore non si accontenta della semplice uscita del suo nuovo libro, ma cerca un dialogo con i lettori e decide di pubblicare su corriere.it/cultura dei video in cui mette i suoi futuri ammiratori alla prova. Fa delle domande, pone degli interrogativi. Lo farà fino al 30 novembre 2018, qualche giorno prima dell'uscita del suo nuovo libro.

Trama de Il gioco del Suggeritore

"Un omicidio senza vittime. Un uomo senza identità. Un’indagine senza soluzioni. Il gioco non è mai finito." Una donna chiama la polizia da una fattoria isolata, lontana dalla città, è spaventata. All'atmosfera serale, si aggiunge il tempo incupito dai temporali e il ritardo della squadra di polizia che giunge troppo tardi sul posto, ore più tardi.

L’unica persona che possa risolvere l’enigma è Mila Vasquez, una poliziotta che però ha lasciato il lavoro da investigatrice per relegarsi ad una vita alternativa e isolata nei pressi di un lago, assieme alla figlia Alice. Ma la donna non può sottrarsi dall'occuparsi di questo caso che avrà a che fare anche con lei. Parte così questa storia ricca di sogni oscuri in cui il reale e il virtuale si intrecciano e incidono sulla vita dei personaggi.

Solo un ultimo post

Il 25 novembre Carrisi realizza un video molto forte in cui lascia dei dati certi rilevanti di quello che accade giornalmente nel mondo virtuale, che ormai, giorno dopo giorno, tende a coincidere sempre più con quello reale. Sei ore e otto minuti è il tempo medio che ogni italiano dedica giornalmente alla navigazione in rete.

Ogni minuto sono 973.000 gli accessi su Facebook, 38 milioni i messaggi su Whatsapp, 187 milioni le mail inviate, 4,3 milioni di video visualizzati su Youtube.

Il senso di controllo e protagonismo che Internet ci dà l’illusione di provare è solo uno dei lati oscuri di questo cosmo creato dall'uomo. In realtà: “Siamo solo dei figuranti”. A questo punto, Carrisi chiede al pubblico di immaginare cosa succederebbe se all'improvviso tutto questo venisse meno, se quell'esistenza che ci siamo abituati a chiamare normalità sparisse fra le nostre mani.

L’inizio dell’Apocalisse digitale, un mondo senza internet. Vuole un riscontro dai suoi seguaci e chiede di mandare una mail con la risposta su apocalissedigitale @gmail.com.

Il 26 novembre Carrisi mette ancora più alla prova i suoi futuri lettori. Dopo aver anche questa volta fatto riferimento a dati (un’ora e cinquantatré minuti al giorno è il tempo trascorso in media da una persona sui social network) l’autore chiede di fare una riflessione. Domanda di soffermarsi sul numero di amici dichiarati su Facebook e quelli che abbiamo realmente, le persone con cui ogni giorno anche solo comunichiamo.

Chiede di immaginare, dopo aver chiuso il video, di essere di fronte alla fine dei social network, niente più foto, parole, commenti. Solo un ultimo post. Cosa scrivereste o che foto scegliereste e perché? E quanto poi vi mancherebbe realmente tutto questo? Non sarebbe male metterci alla prova. Rispondere ai suoi spunti e far finta di affrontare questa ipotetica Apocalisse digitale. Sarebbe davvero così terribile?