Che la depressione sia forse la malattia più diffusa dei tempi moderni è cosa nota, come il fatto che spesso il cosiddetto malessere esistenziale, o male di vivere che dir si voglia, colpisca anche personaggi noti e inarrivabili, i cosiddetti VIP, invidiati dalla gente comune ma soggetti ai medesimi malesseri, nonostante la fama, nonostante il successo. Ma il fatto che a parlare di depressione, ad ammettere di aver avuto un periodo difficile, sia un rapper come Salmo, non esattamente uno che ama piangersi addosso, fa sicuramente notizia.

La rivelazione, che è arrivata nell'ambito di una controversa intervista concessa dall'artista sardo ai microfoni di Rolling Stone Italia – la stessa durante cui ha lanciato il suo attacco ai fan del rap che supportano Matto Salvini – sta infatti attirando l'attenzione di molti, anche perché, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, lo stato depressivo raccontato da Salmo – che è arrivato addirittura ad affermare di aver raggiunto un peso di soli 58 chilogrammi, e di aver sofferto, per un lasso di tempo non meglio specificato ma evidentemente duraturo, di una sorta di tremore costante – lo ha accompagnato durante un periodo della sua carriera a dir poco soddisfacente, almeno in apparenza.

L'autore di 'Playlist' ha speso belle parole per suo padre, settantaduenne ex bodybuilder professionista – noto ai fan per la rima contenuta nel brano '1984', che recita: 'Mio padre non fa il buttafuori ma ti pesta fuori' – spiegando come l'aiuto di quest'ultimo, così come il fatto di aver abbandonato Milano e le droghe per qualche mese, per riabilitarsi, letteralmente, nella sua città natale, ovvero Olbia, sia stato fondamentale per superare al meglio questa fase.

Le parole di salmo sul suo 'rehab'

"Sei uno dei primi a cui lo racconto – ha dichiarato Salmo rivolgendosi al giornalista che lo stava intervistando – era il periodo appena prima di 'Hellvisback', avevo appena girato con Marracash il video di 'A volte Esagero' (pezzo di Marracash con il feat di Salmo e Coez, contenuto nell'album 'Status', ndr) e in quel periodo esageravo sul serio.

Ero finito in un brutto giro, pesavo solo 58 chili, e avevo sempre la tremarella. Avevo come l'impressione di essere finito dentro un campo magnetico, che prima ti respinge poi ti riprende. Il fatto che fossi Salmo, e che la gente mi riconoscesse, non faceva altro che peggiorare le cose. Un giorno mi sono detto: ma allora è questa è la famosa depressione.

Avevo capito di avere un bel problema, ma non riuscivo a capire con precisione quale fosse, quindi non risolvevo nulla. E ' facile cadere 'nel buco', so di altri rapper a cui è capitato.

Sono tornato ad Olbia, da mio padre, che ha 72 anni ma ha ancora un fisico che fa paura, perché da giovane faceva competizioni di bodybuilding, mi ha detto subito che ero ridotto uno straccio.

[...] Sono stato blindato in casa per mesi, mio padre mi faceva allenare duro, mangiare frutta e bere bibitoni, ca***o come un toro. Non facevo altro che riposarmi, non mi drogavo, non ascoltavo musica. [...] Dopo qualche tempo ho visto il mi corpo sbocciare di nuovo".