Dopo 25 anni finalmente arriva il sequel della commedia british più iconica di sempre: "Quattro matrimoni e un funerale". Non si tratta però di un vero film, ma di un corto, di soli 12 minuti, realizzato per il "One red nose day", un evento annuale organizzato dall'associazione Comic Relief in occasione del quale star del mondo dello spettacolo si esibiscono in favore di una raccolta fondi per i bambini in difficoltà. Il titolo del corto si rifà all'evento "One red nose and a wedding", il naso rosso citato è quello dei clown che portano con la loro comicità sollievo nei reparti pediatrici degli ospedali in diverse parti del mondo.

Una reunion a scopo benefico che vede coinvolto tutto il cast del film originale, lo stesso sceneggiatore e lo stesso regista e che ci permette di toglierci qualche curiosità sui personaggi. Come è andata a finire tra l'imbranato Charles (Hugh Grant) e la più vivace Carrie (Andie Mcdowel)? Dal corto scopriamo che hanno mantenuto la loro promessa: non si sono mai sposati e non si sono nemmeno mai lasciati. Le amicizie con gli altri personaggi si sono mantenute nel tempo, ci sono Tom l'amico imbranato, il fratello sordo David, Matthew l'amico omosessuale (John Hannah), Fiona (Kristen Scott Thomas) ancora una vola vestita tutta di nero e persino la sua nemica di sempre Henrietta. Ma cosa ci fanno ancora in chiesa chi si sposa?

Matrimonio con sorpresa

Vediamo ancora una volta il gruppo di amici in una chiesa per un matrimonio e Charles, invecchiato e ancora affascinante, avanzare nella navata verso il prete, c'è ancora Rowan Atkinson, ma al suo fianco non Carrie, ma la loro figlia Miranda (Lily James), e ad attenderla un'altra donna Alicia (Alicia Vikander), la figlia di Fiona.

Il tema dell'omosessualità ritorna anche questa volta celebrato però in un matrimonio e non svelato in un funerale. Una scelta che mostra il cambiamento della nostra società negli ultimi 25 anni, mentre nel film i due amanti nascondevano la loro relazione anche ai propri più intimi amici, nel corto le due ragazze ottengono il riconoscimento della loro unione in una chiesa e con la benedizione di tutta la gang.

La nota dolente è la banalità dei dialoghi. Tutti ricordano la bellissima e struggente poesia di WH Auden recitata da Matthew al funerale del suo Garret, dalle critiche di ha visto il corto sappiamo che le parole pronunciate dalle due spose non riescono a raggiungere le stesse vette di romanticismo risultando piuttosto frivole e deludenti. Matthew questa volta legge un testo di Ed Sheeran, e in generale sembra mancare la sottile verve comica di una volta. Considerando però che è stato girato solo per beneficenza si può anche perdonare qualche mancanza.

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