Un mese prima della sua scomparsa, Kurt Cobain è a Roma per una vacanza con la moglie Courtney Love e la figlioletta Frances Bean: nella notte tra il 3 e il 4 marzo tenta il suicidio bevendo champagne e ingerendo molte pasticche di Roipnol.

La vacanza romana

Quella che avrebbe dovuto essere una vacanza tranquilla con la famiglia, per poco non degenerò in tragedia: tra il 3 e il marzo del 1994, Kurt Cobain alloggia a Roma, in una suite dell'Hotel Excelsior, insieme alla moglie e alla figlia Frances Bean di quasi due anni. Il suo ritorno nella capitale avvenne a distanza di poche settimane dal tour italiano: in quell'occasione i Nirvana avevano suonato al Palaghiaccio di Marino e vennero ospitati all'interno del programma Rai Tunnel condotto da Serena Dandini.

Tre giorni dopo quello che sarebbe stato il suo ultimo concerto a Monaco di Baviera, Kurt era a Roma per staccare la spina e fare una breve vacanza. Ma purtroppo nel corso della sua vita ha dovuto fare i conti con tanti problemi legati alla dipendenza dall'eroina, al problema della fama e della notorietà, ad un rapporto non facile con la moglie Nel pieno della notte Courtney Love trovò Kurt Cobain per terra, col sangue che gli usciva dal naso.

Tragedia sfiorata

Kurt aveva ingerito un mix tra champagne e pillole di Roipnol: l'effetto fu devastante. Chiamata subito l'ambulanza, Kurt venne ricoverato in coma al Policlinico Umberto I dove venne salvato dalle cure tempestive dei medici, per poi essere trasportato all'America Hospital.

Sembrò subito un tentativo di suicidio: pochi giorni dopo si sveglia miracolosamente dal coma e il peggio sembra essere passato. Ma in realtà il triste epilogo sarà posticipato di un mese.

Il tragico epilogo

L'8 aprile 1994 il corpo senza vita di Kurt Cobain venne trovato dall'elettricista Gary Smith nella serra della sua abitazione di Seattle: Kurt si era sparato con un fucile.

E nella lettera d'addio trovata lì vicino c'è la citazione ad un brano celebre del cantautore canadese Neil Young che recita "It's better to burn out than to fade away": "meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente".

Recentemente, a proposito della morte di Cobain, proprio la figlia Frances Bean aveva dichiarato in un'intervista di aver saputo solo alcuni dopo della morte del padre, quando aveva cinque anni. Ha detto anche di essere andata in terapia un anno prima di ricevere la notizia da parte della madre.