Si è svolta lunedì 13 maggio alle 18 presso la sala Azzurra del padiglione 3 del lingotto fiere di Torino la conferenza stampa di chiusura della 32° edizione del Salone Internazionale del libro.

Un evento iniziato non proprio nel migliore dei modi, con le forti polemiche legate alla casa editrice Altaforte, ma che si è concluso con una standing ovation del pubblico presente alla conferenza come segno di rispetto e stima nei confronti del direttore editoriale del Salone Nicola Lagioia. "Dobbiamo essere grati a Nicola perché è facile arrivare qui quando le cose vanno bene ma è più difficile accettare un incarico quando non si sa dove si andrà", ha detto l'assessore alla Cultura e al Turismo della regione Piemonte Antonella Parigi.

I numeri e le prossime date: un'edizione straordinaria

Le polemiche che hanno preceduto l'inizio del Salone Internazionale del libro 2019 non hanno spento l'amore dei piemontesi e non per questa bella manifestazione di arte e cultura.

Il Salone si chiude, infatti, con ben 148.000 visitatori, il 3% in più rispetto al 2018 (anno in cui le presenze erano state 144.000). A comunicare i più che soddisfacenti numeri del pubblico è stato il Presidente dell'associazione "Torino, La città del libro" Silvio Viale, il quale ha anche già annunciato le date del 2020 (dal 14 al 18 maggio) e del 2021 (dal 13 al 17 maggio).

La 'squadra' che organizza il Salone nei mesi che lo anticipano è stata confermata anche per il prossimo biennio: l'associazione "Torino, la città del libro", la fondazione "Circolo dei lettori" e il direttore editoriale che sarà ancora Nicola Lagioia (nonostante qualcuno gli avesse suggerito di dimettersi a seguito delle recenti polemiche).

A proposito di questa conferma è stata la sindaca di Torino Chiara Appendino a parlare chiaramente e senza mezzi termini: "Nicola Lagioia non si tocca!".

Presenti alla conferenza stampa di chiusura in sala azzurra anche Giulio Biino e Maurizia Rebola, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Circolo dei lettori.

L'appoggio al direttore Lagioia è arrivato in modo evidente e unanime dalle istituzioni locali ed in particolare dalla sindaca Appendino e dal presidente della Regione Sergio Chiamparino (non presente a causa di impegni di campagna elettorale, come ha spiegato l'assessore Parigi che ha anche portato i saluti del presidente).

Una delle parole chiave di questo Salone, oltre a 'entusiasmo', è certamente 'comunità', visto che essa ha contribuito in modo sostanziale al successo della manifestazione. Il direttore Lagioia ha voluto ribadire che "non si tratta di pubblico, ma proprio di comunità, cioè di qualcosa di più bello, saggio, vivo e reale", la quale è la vera speranza che questi tempi concedono.

I ringraziamenti si sono estesi anche al presidente Mattarella che ha inviato due belle lettere di appoggio al Salone, a tutte le istituzioni vicine alla manifestazione, ma soprattutto ai piemontesi e ai torinesi che hanno saputo accogliere con calore tutti i turisti che in questi cinque giorni sono arrivati a Torino: "una prova di compostezza in un paese non sempre composto, una prova di accoglienza in un mondo che non lo è sempre"