Il fotografo e illustratore Mirko Orlando ha presentato "Paradiso Italia", una graphic novel che miscela scrittura, fotografia e disegno per raccontare del difficile tema dell'accoglienza e dell'integrazione dei migranti che ogni giorno arrivano nel nostro Paese. Il libro è edito dalla casa editrice Edicola Ediciones.

Il linguaggio visivo è più tagliente della parola scritta

Una condizione tratteggiata dall'autore con crudo realismo e insieme profonda delicatezza: non si può, infatti, non rimanere colpiti dal tagliente linguaggio verbale e visivo utilizzato da Mirko Orlando, e dall'attenzione e rispetto con cui si approccia alle storie dei migranti, tanto insensate quanto purtroppo realmente accadute.

Un senso di impotenza attraversa la narrazione non solo di coloro che hanno perso tutto e cercano invano di rimettersi in piedi, ma anche di chi osserva attonito e disarmato le condizioni disumane in cui versano.

L'autore sceglie di dare voce ai migranti e di far comprendere, a chi ha la coscienza di ascoltare, che ciò che si racconta di queste persone sfortunate non si avvicina minimamente alla realtà: "Mi fermo ancora una volta sui loro sguardi e mi rendo conto che non ho visto niente. Non posso vedere niente […] Questi occhi mi dicono al contrario che la realtà non solo non è immagine, ma non può neppure essere immaginata".

Lo scrittore ha vissuto con i migranti

Mirko Orlando ha vissuto con i migranti, ha condiviso cibo e pensieri con loro: penetrando sempre più a fondo nella loro esistenza, ha però grattato solo la superficie di una realtà controversa e complessa.

Gli stessi uomini che ha intervistato e che ha fotografato contengono nella loro anima sentimenti contrastanti che l'autore ha la necessità di raccontare nella loro verità più intima. Ciò che il fotografo mette in luce è il senso di un viaggio che "non permette alle vittime di restare innocenti"; un viaggio che parte dall'inferno per finire in una gabbia in cui si lascia fuori la dignità, le cui sbarre sono ancora più infrangibili perché non è solo il corpo a venire mortificato, ma anche la speranza di una vita migliore, nutrita invano nel lungo e periglioso tragitto verso un'ingannevole terra promessa.

Quell'Italia che anche se non è l'inferno della patria ha il sapore amaro della rassegnazione, della miseria e della immobilità.

"Paradiso Italia" è un'opera che restituisce la voce a chi viene soffocato dalla burocrazia e dall'intolleranza, un lavoro di giornalismo grafico che lascia il segno, che non fa sconti a nessuno e che ha il coraggio di guardare oltre le apparenze, anche se al di là di esse è cosciente di trovare solo dolore e crudeltà.