La cittadina di Sorso (Sassari) festeggia Santa Rita da Cascia con quattro giorni di iniziative religiose, dal 19 al 22 maggio. Il simulacro della suora agostiniana è custodito nel santuario della Beata Vergine “Noli Me Tollere”, dove la tradizione vuole che la Madonna dopo esser apparsa a un muto abbia chiesto l'edificazione di tale struttura.

Gli eventi della domenica, lunedì e martedì

Domenica 19 maggio, dopo la celebrazione eucaristica delle 19:00, una fiaccolata si è snodata nel centro del paese. I fedeli all'uscita dal santuario hanno recitato il rosario percorrendo via Cappuccini, via Logudoro, via Mogena, via Tibula, Piazza San Pantaleo e infine il rientro al santuario mariano.

Lunedì 20 maggio la Messa serale è stata celebrata dal padre predicatore, come di consueto, alle 19:00.

Martedì 21, vigilia della festa, la celebrazione eucaristica verrà animata dal Gruppo Folk “Romangia” cui seguiranno i Vespri Solenni in onore della patrona dei casi impossibili e disperati.

Mercoledì 22 maggio, festa di Santa Rita

Mercoledì 22, festività di Santa Rita da Cascia, le S. Messe verranno celebrate alle 6:00, 7:30 e 9:00. Alle 10:30 la celebrazione eucaristica verrà animata dal Coro “San Pantaleo” e a seguire la tradizionale distribuzione del pane benedetto.

In serata, invece, alle 18:30 S. Messa animata dalla cantante sarda Cecilia Concas. A seguire la processione con partenza dal santuario, via Tibula, Via Umberto, Via Capo Corso, Via Marte, Piazza Garibaldi, Piazza Marginesu, Corso Vittorio Emanuele, Piazza San Pantaleo, Via Cappuccini e rientro al santuario.

Il corteo religioso sarà accompagnato dal Gruppo Folk “Sorso” e dalla banda musicale “Giuseppe Verdi” di Sassari, diretta dal maestro Giuseppe Carboni.

In occasione della festività di Santa Rita da Cascia, il comitato presenterà il “Corteo Storico” che onorerà la suora agostiniana con i suoi abiti tradizionali, sia dell'epoca che del luogo d'origine.

Il santuario dov'è custodito il simulacro

L'edificazione del santuario nel centro abitato va condotta ad alcuni episodi della religiosità romangina.

Secondo la tradizione il 26 Maggio 1208 la Madonna apparve a un muto che raccoglieva legna in prossimità del mare. Lo esortò ad andare in paese e raccontare dell'incontro prodigioso.

Il muto obbedì e presentandosi al popolo riacquistò la parola. Accorsi sul luogo, i compaesani trovarono una statua della Madonna con Gesù Bambino, che fu portata via e sistemata nella chiesa parrocchiale intitolata a San Pantaleo. Tuttavia il giorno dopo scomparve, per essere ritrovata poco dopo in un uliveto che si trovava a poca distanza. Tutti accorsero processionalmente e la riportano a Sorso. L’episodio si ripeté a breve: quando il simulacro della Madonna fu ritrovato, sotto il basamento vi era un’iscrizione in latino: “Noli Me Tollere”, che significa “non portarmi via di qui”.

Così i sorsensi compresero la volontà della Vergine Maria di edificare in tal luogo un santuario ad essa dedicato. Lo stesso in cui viene custodito il simulacro di Santa Rita.