Il desiderio e il sogno della famiglia di Umberto Eco sembrano stare per realizzarsi: più di 30.000 Libri della vasta biblioteca dell’autore si potranno forse ben presto ammirare a Bologna in una sezione dell’Università.

Le trattative relative al futuro dell’eredità dello scrittore scomparso nel 2016 sono ancora in corso, il ministero avrebbe indicato l’Archivio di Stato milanese come l’unico luogo possibile in cui conservarla, la famiglia ha fatto ricorso. Nulla è ancora certo ma forse il momento di ammirare la splendida collezione ‘di carta’ di Umberto Eco è sempre più vicino.

La casa-biblioteca e l’idea

Umberto Eco, 1932-2016.

Un grande uomo, un grande scrittore, un grande professore. L’autore de ‘Il nome della rosa’, de ‘Il pendolo di Foucault’, de ‘Il cimitero di Praga’, l’autore di libri per l’infanzia e di saggi. Professore emerito dell’Alma Mater. Ispiratore del primo corso del DAMS dell’Università di Bologna e promotore dell’attivazione del corso di laurea in Scienze della comunicazione.

Uomo di vasta cultura e possessore di una vastissima biblioteca.

Una biblioteca che custodiva a casa sua, talmente grande da rendere la sua abitazione di Piazza Castello, Milano, una vera e propria casa-biblioteca, pozzo di scienza per il patrimonio culturale italiano.

L’idea della famiglia Eco è quella di donare l’eredità dello scrittore, dando 1200 libri antichi alla Biblioteca Braidense a Brera, e gli altri 30.000 all’Università di Bologna, lì dove ha insegnato semiotica dal 1975.

Il progetto

Il progetto che ha preso piede ed è stato preparato dall’Ateneo e dal rettore Francesco Ubertini è quello di ricreare in un’ala della Biblioteca Universitaria di Bologna la casa-biblioteca di Umberto Eco. L’ala sarebbe all’angolo tra Via Zamboni e piazza Puntoni e il desiderio quello di ricreare in tutto e per tutto la bellezza della biblioteca originaria.

Librerie a scaffale aperto con colori ispirati all’originale, ampie finestre e pareti ricoperte completamente degli amati volumi. Il visitatore che entra nel ‘tempio’ di Eco, lo scopre attraverso un articolato percorso, con repentini cambi di prospettiva, angoli e lunghi corridoi che terminano in una scala a chiocciola che porta a un soppalco in cui sono conservati gli appunti dello scrittore.

Il tutto concluso dallo splendido atrio dell’edificio settecentesco e rinascimentale, sede della biblioteca.

Tante le sezioni, come quelle scelte da Eco, quella narrativa in un lungo corridoio, quella coi libri scritti da lui e tradotti in altre lingue, quella a destra con libri scritti su di lui, quella centrale dedicata ai libri ‘cretini’ non apprezzati:un vero e proprio mondo, con infiniti e infiniti volumi comprati e regalati.

Un mondo che attende ancora pazientemente un nuovo posto in cui stare e che forse potrà presto essere ammirato a Bologna.