Il Festival "Contaminafro, identità in evoluzione" presso la Fabbrica del Vapore in Via Procaccini 4 a Milano si è aperto il 18 giugno e proseguirà fino a sabato 29. La manifestazione permette ai visitatori di addentrarsi nella cultura e nei costumi tradizionali africani, europei e, per la prima volta dalla sua creazione, anche asiatici.

Contaminafro

Il progetto nasce nel 2014 grazie all'associazione Mo 'O Me Ndama come festival-prototipo di tre giorni. A partire dal 2015, però, ottiene il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, del Comune di Milano e il marchio "Expo in città".

L'esigenza da cui nasce questa kermesse - che ogni anno vede la partecipazione di nomi di fama internazionale - è quella di dare spazio alla creatività di numerosi artisti per creare una contaminazione di stili e culture che unisce ed arricchisce.

L'edizione del 2019 offre la possibilità di partecipare a workshop, laboratori di danza africana, battle di hip hop, breaking e locking. Durante i concerti è possibile assaggiare cibo etnico così da poter vivere a 360 gradi il coinvolgimento con le altre culture presenti. Il festival di quest'anno è stato realizzato con il Patrocinio del Comune di Milano, fa parte degli eventi di Milano Pride 2019 e per la prima volta vanta la collaborazione con Long Morning Milano, storico organizzatore della China Week e del Mandorla Music Festival.

Programma della sesta edizione

L'inaugurazione del Festival Contaminafro è avvenuta il 18 giugno con l'apertura della mostra Contemporary Art Milan a cura di MA-EC che ospita artisti di diversi paesi e culture, seguita da un workshop di tecniche musicali e basso elettrico con il famoso musicista camerunese Richard Bona. Questi ha anche inaugurato i concerti serali della manifestazione, presentando in anteprima per l'Italia "De La Frontera" con il chitarrista spagnolo Antonio Rey, un lavoro nel quale i ritmi del flamenco si incontrano con le musicalità africane.

Il 19 giugno si sono esibiti i The Cage, band italiana che suona rock-progressive, preceduti dalla presentazione del libro "Il Pianeta della Musica. Come la Musica dialoga con le nostre emozioni" di Franco Mussida, edito da Salani Editori, con la presenza del giornalista e critico musicale Enzo Gentile.

Il 20 giugno Vieux Farka Touré, figlio di Ali Farka Touré, chitarrista africano che mescola il blues con il reggae, il rock con il maliano, ha eseguito una performance con il celebre chitarrista italiano Paolo Bonfanti, considerato uno dei più grandi bluesman italiani, accompagnati dalle danze coreografate da Noah Ngbele Timothée

Il 21 giugno si è tenuta la Festa della Musica-serata danzante africana, durante la quale la fusione tra i ritmi africani dei cori "beti" e i brani elettronici hanno generato una contaminazione musicale coinvolgente e innovativa.

Il 22 giugno la commistione fra tradizione italiana e africana ha raggiunto vette inesplorate grazie al melting-pot tra la Notte della Taranta, diretta dal Maestro Daniele Durante, e l'Ensemble Mo'o Music con Daniel Kollé e Corry Denguemo. Gli spettatori hanno potuto partecipare, ballando sui ritmi della tradizione davanti al palco.

I concerti si sono chiusi il 23 giugno con lo spettacolo di Trilok Gurtu, percussionista indiano, preceduto da Sidiki Camara, vincitore dello Spellemann 2018, artista del Mali considerato uno dei fondatori della moderna corrente musicale mandinga.

Fino al 29 giugno è possibile partecipare ai laboratori e workshop che coinvolgono la musica, la danza, l'arte e la cultura.

Contaminafro è un Festival che permette di conoscere meglio il mondo artistico e culturale degli altri paesi e, tramite la creatività espressa in ogni sua forma, crea un ponte che va ad unire tutte le culture, arricchendole e contaminandole. Rappresenta un valido esempio di come, confrontandosi e avvicinandosi, il beneficio è per tutti e genera qualcosa di nuovo che, altrimenti, non sarebbe stato possibile.