Abbiamo avuto l'occasione di intervistare Nestore, all'anagrafe Ernesto Crespi, cantautore conosciuto soprattutto nel Nord Italia per la sua costante presenza come frontman in diverse formazioni protagoniste di feste ed eventi. Il 27 settembre uscirà con un nuovo progetto firmato dal produttore Walter Babbini che ha, tra gli altri, collaborato anche con Ultimo, Max Gazzè, Zucchero, Fabrizio Moro, Mogol, Ennio Morricone e Alessandra Amoroso.

Nestore, nome che richiama la figura mitologica greca presente anche nell'Iliade e nell'Odissea segna il nuovo percorso artistico di Ernesto Crespi che con "A porte chiuse" porta la sua Musica ad un livello più professionale e consapevole ma senza tralasciare le sue sfumature e peculiarità stilistiche che lo contraddistinguono da 12 anni di attività musicale.

L'intervista a Nestore

Come ti presenteresti a chi non ti conosce a livello musicale?

Sono un cantante che si diverte. Al di là della notorietà, io mi diverto sempre anche a cantare Toto Cutugno, per dire. Per me è la cosa fondamentale per fare musica.

Il nuovo singolo 'A porte chiuse' uscirà il prossimo 27 settembre, cosa dobbiamo aspettarci?

È una canzone che esiste già da qualche anno e questa sarebbe la terza versione perché prima è stata realizzata in un modo diverso. Io strimpello il piano, la tastiera e avevo 'messo giù' questa canzoncina e con il mio amico Andrea Trabona l'avevamo creata in modo un po' più "charleston". Poi ho avuto l'occasione di conoscere questo produttore di Roma che si chiama Walter Babbini, che ha collaborato anche con artisti importanti, ci siamo conosciuti su Instagram, gli ho fatto sentire i miei pezzi, gli sono piaciuti e secondo lui erano interessanti ed è stata mia l'idea di partire come primo singolo con lui con 'A porte chiuse'.

Lui l'ha arrangiata, l'ha modernizzata, l'ha fatta un po' più elettro-pop, io mi permetto di definirla così. E dopo 2 anni dalla nascita di 'A porte chiuse' siamo pronti per questa uscita. Proprio nuova veste perché io non ho mai fatto musica elettronica, mi esalta questa cosa.

Sei comunque un cantautore che ha alle spalle diverse esperienze e diversi singoli, questa è una sorta di evoluzione?

Sono 12 anni ormai che sono in giro e questa è proprio un'evoluzione, a partire dal nome perché io prima uscivo come Erno e adesso sono Nestore, ho voluto cambiate tutto, dal genere al nome.

Perché Nestore?

Mio papà mi chiamava Nestore, volevo chiamare l'album così ma poi l'ho tenuto come mio nome e c'è dietro tutta una storia.

Spesso è brutto categorizzare, trovare delle assonanze, però ascoltando alcuni tuoi vecchi brani trovo che ricordino un po' la leggerezza e l'orecchiabilità, se si può dire così, delle canzoni di Cochi e Renato: è un caso?

Sono stato un po' influenzato e posso legarla anche al fatto del cambiamento di cui parlavo prima. Cioè con i Monkeyscream, la cover band con la quale ho iniziato abbiamo sempre fatto questo discorso di sketch, cabaret, un po' di animazione e me lo ero portato dietro anche con la musica inedita. Non che non ci sia più ironia nelle canzoni, anche nei video la metto sempre però ora sono un po' meno Cochi e Renato, con tutto rispetto perché sono anche loro dei miei idoli. Con Erno e gli avanzi di balera, un altro esempio, è una canzone come 'Il funerale del cinese', non perché l'ho scritta io però il testo è bello ma insieme anche alla definizione 'gli avanzi di balera' risultava un po' paesana.

Si cerca ora di arrivare a tutti, ci voleva il salto di qualità.

Dove vorresti arrivare con la tua musica, quali sono i traguardi che magari ti sei prefissato in questo momento?

Una delle cose più belle è quando vedi qualcuno che canta le tue canzoni anche a squarciagola: forse è la cosa più bella per un cantante a mio parere. Immagina vedere una sacco di gente, capisco i vari cantanti che riempiono i palazzetti o gli stadi e che vedono tutti cantare le loro canzoni. Quindi a me piacerebbe arrivare a quello, ma non devono essere per forza stadi o palazzetti, va bene anche un circolo, a me piace suonare in giro e vedere la gente che conosce e canta la mia musica lo apprezzo.

Ultimamente a livello musicale c'è tanta concorrenza e nei generi più vari: qual'è secondo te il segreto per non abbattersi e continuare a prendere sul serio la musica?

Il segreto è divertirsi. Secondo me dal momento che non ti diverti più ti va male tutto, io sinceramente arrivo anche da un annetto in cui non dico di essermi 'buttato giù' però mi sono fatto un attimo due domande tipo 'Non riesco più a scrivere una canzone?'. Poi fortunatamente mi è passata questa cosa, però in 12 anni mi è successo un sacco di volte. Il fatto è che adesso bisogna stare al passo coi tempi perché non è più come una volta, ci sono tanti 'fuochi di paglia' nella discografia italiana, una canzone o un gruppo dura 2 o 3 mesi, poi adesso magari c'è il periodo indie, insomma devi sempre stare al passo coi tempi e su questa cosa sono contento perché appunto Walter Babbini ha visto oltre e questo mi esalta.

Forse ci voleva proprio una figura professionale con un certo background che ti desse uno sprint in più?

Si mi ha stimolato un sacco questa cosa, poi anche perché è una cosa totalmente diversa da quello che si sente adesso, quindi speriamo che piaccia.

È previsto un video di 'A porte chiuse'?

Già fatto, l'ha girato il mio amico Luca Presenti, che saluto ed è stato bello perché è un mio amico da tanti anni ed ero proprio a mio agio. Devo dire che è stato molto bravo perché il video in sé è molto semplice: è girato in una stanza piena di porte, che in realtà è un bagno e ringrazio anche il campeggio Lago di Monate che mi ha ospitato. La telecamera è come fosse uno specchio e succede di tutto, porte che si aprono, si chiudono...

Poi tutti i testi che faccio sono non dico tristi, ma per esempio 'A porte chiuse' sembra una canzone allegra, anche il video è ironico ma racconta di un ragazzo che è stato lasciato malamente da questa ragazza e ci ha sofferto.

Sono in programma anche delle presentazioni live del brano?

Si dalla primavera prossima perché il singolo uscirà a settembre, poi uscirà un EP ad ottobre e poi faremo un mini tour promozionale.

In chiusura Nestore ha ringraziato davvero tantissime persone che lo hanno supportato e che con le quali condivide sia la vita privata che la passione per la musica.