Nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 settembre Night Skinny ha pubblicato "Mattoni", un disco attesissimo da tutta la scena Rap, non solo per le rinomate capacità del producer, originario di Termoli, di cucire addosso ai diversi artisti dei tappeti sonori su misura, ma anche, e soprattutto, per la presenza nella tracklist del disco di ben 26 rapper, esponenti di universi stilistici e sotto-generi molto distanti tra loro, nonché figli di epoche storiche tanto diverse, almeno in termini musicali.

Mattoni: 26 rapper, tanti stili, un solo producer

L'elenco dei nomi presenti nel disco di Skinny è impressionante per la sua eterogeneità: Marracash, Fabri Fibra, Noyz Narcos, Guè Pequeno, Jake La Furia, Rkomi, Achille Lauro, Side, Capo Plaza, Luchè, Ernia, Chadia Rodriguez, Quentin40, Franco126, Izi, Taxi B, Lele Blade, CoCo, Geolier, Madame, Tedua, Lazza, Ketama126, Speranza, Shiva e Vale Lambo.

Di conseguenza il producer è al momento molto richiesto dai magazine musicali e si sta concedendo a diverse interviste. In due di queste, pubblicate da Noisey e Rolling Stone Italia, ha svelato alcuni retroscena relativi alla lavorazione del disco, raccontando diversi aneddoti legati suo rapporto con alcuni dei rapper chiamati a lavorare per "Mattoni".

Una delle notizie più interessanti è sicuramente quella riportata da Noisey, relativa all'esistenza di un ulteriore brano realizzato con Fabri Fibra, oltre ai tre già presenti nel disco. Difficile al momento poter affermare quale sarà la destinazione di questo pezzo, ciò che c'è di certo, però, è che Fibra non pubblica un album inedito dall'aprile del 2017 e i tempi sembrano sicuramente maturi, quantomeno per annunciare un nuovo lavoro.

Skinny su Fibra: 'Ero un fan che lo asciugava con le domande'

Nel corso dell'intervista Skinny ha anche avuto modo di parlare del suo rapporto con Fabri Fibra, svelando di averlo conosciuto la prima volta nei primi anni del nuovo millennio, ma di averlo ritrovato soltanto per la lavorazione di "Mattoni", a distanza di ben 18 anni dall'ultimo incontro.

Queste le parole del top producer di Termoli, ma residente a Milano da anni: "Ho conosciuto Fibra, quando ero un fan che lo asciugava di domande. Prima di 'Mattoni' erano diciotto anni che non ci beccavamo, esattamente diciotto. Io non avevo mai collaborato con lui e ho provato a mandargli una mail, nonostante la mia discografica mi avesse detto che era impegnato e che non aveva tempo. Lui mi ha risposto due settimane dopo con due strofe, e poi ne abbiamo fatte altre due. Tre sono finite in 'Mattoni' e una se l’è tenuta lui. [...] È stato tutto molto naturale, fluido, e me ne sto rendendo conto solo ora".