Era il 20 novembre 1989 e Leonardo Sciascia si spegneva a Palermo all'età di 68 anni. Sono passati esattamente trent'anni da quel giorno.

Nato a Racalmuto, un piccolo paese della Sicilia, la sua personalità spiccava e brillava tra quelle dei tanti scrittori siciliani degli anni Cinquanta, periodo in cui Sciascia compare sulla scena letteraria italiana con l'operetta Le favole della dittatura.

Sciascia scrittore del nostro tempo

Sarebbe un errore pensare Leonardo Sciascia come uno scrittore meridionale rimasto nei confini della Sicilia, eppure non si può pensare Sciascia se non come uno scrittore che alla Sicilia deve tanto e di cui ha scritto molto: è "la Sicilia interna che non conosce il mare", scriveva Matteo Collura in "Il maestro di Regalpetra", opera biografica su Sciascia.

Gli interessi dello scrittore agrigentino però travalicano i confini nazionali e il suo nome, inevitabilmente, si lega alla grande cultura francese illuminista, da cui Sciascia trae alcuni dei suoi principi: la razionalità e la capacità critica, che si rivelano fondamentali per affrontare tematiche forti e difficili come la questione della mafia, la politica e anche la storia. Di questo raccontava Sciascia nelle sue opere, delle prose asciutte, realistiche e molto poco sentimentali, soprattutto nel secondo tempo della produzione letteraria dello scrittore: una fase nuova che si curva verso una maggiore tensione pessimistica ma mai pesante, perché Sciascia era maestro della prosa parodico-allegorica.

L'Italia ricorda Leonardo Sciascia in occasione del trentesimo anniversario della scomparsa

Matteo Collura, che aveva personalmente conosciuto Sciascia, ne racconta la vita e le opere nella biografia "Il maestro di Regalpetra". L'opera era già stata pubblicata nel 1996 ma quest'anno è stata riedita dalla casa editrice "La nave di Teseo", in occasione dell'anniversario.

Collura si sofferma appena sui fatti privati dello scrittore e si lancia in un lungo e avvincente excursus sulla vita letteraria, dalla quale si possono ugualmente cogliere il cuore e la mente dello scrittore: "Sciascia scrittore è un eretico con il culto dell'opposizione, un anticonformista delle idee sempre pronto a dare battaglia, instancabile combattente in un Paese di opportunisti [...] Il percorso della sua eresia è tutto nei suoi Libri"

In modo diverso da Collura, anche il comune di Palermo omaggia la memoria dello scrittore: il 20 novembre si terrà una cerimonia di intitolazione della biblioteca comunale con il nome di Leonardo Sciascia.

L'iniziativa è stata disposta dal sindaco di Palermo con lo scopo di ricordare e confermare "la straordinaria importanza di Sciascia nella storia culturale della Sicilia".

Leonardo Sciascia è un intellettuale sempre attuale poiché le lotte che ha condotto nella sua vita, incredibilmente semplici, sono le medesime lotte dei nostri giorni: Sciascia ci insegna ancora oggi l'importanza della dignità dell'uomo, dell'uso della ragione e la necessità di denunciare la corruzione.