Una discussione, civile ma altrettanto polemica, è andata in scena ieri sera tra Marracash e Paolo Madeddu di Rolling Stone. Il rapper milanese ha infatti contestato l'ultimo articolo dell'autore del popolarissimo magazine internazionale dedicato alla musica.

Il pezzo è intitolato 'Da Marracash a tha Supreme, la classifica dei singoli è ostaggio dell'hip hop'.

Nonostante già nei primi passaggi il giornalista provi a mettere le mani avanti dichiarando 'Non vuole essere un dissing all'hip hop', l'editoriale è stato di fatto percepito dalla maggior parte del pubblico Rap come tale.

Madeddu paragona l'hip hop italiano alla Juventus

Nell'articolo, in cui viene proposta una similitudine musical-calcistica tra il rap italiano e il club che ormai da anni domina in Seria A, ovvero la Juventus, Madeddu si interroga sull'attuale strapotere dei rapper italiani nelle classifiche, uno strapotere concreto, effettivo, impensabile fino quattro anni fa, per certi versi disarmante, capace di monopolizzare la top 10, ma anche la top 20, per diverse settimane consecutive. L'autore ipotizza però che tutto ciò sia sintomatico del fatto che qualche meccanismo andrebbe rivisto. Emblematici in tal senso questi passaggi:

"Ci si torna quindi a domandare quanto possa valere una classifica che sembra essere ostaggio dei grandi dell'hip hop [...] la classifica ci dà una temperatura percepita che dipende da come è stato costruito il barometro".

La replica di Marracash: 'Paolo datti pace'

Marracash, dopo aver evidentemente letto l'articolo, ha deciso di condividerlo sul suo profilo Twitter, accompagnandolo con alcune dichiarazioni evidentemente in contrasto con il pensiero dell'autore del pezzo comparso su Rolling Stone nei giorni scorsi.

Queste le parole del 'King Del Rap', che soltanto due giorni fa ha festeggiato il disco di platino per il suo ultimo album 'Persona', a sole tre settimane dall'uscita.

"Paolo datti pace. Ma è veramente così un problema il fatto che questo sia il momento del rap? Noi ci siamo visti passare davanti tutti per diversi anni. Inoltre non mi sembra proprio che in giro ci sia poi tutta questa musica meritevole".

'Ecco un esempio di bullismo'

Immediata la risposta del giornalista di Rolling Stone e amargine.it.

"Ecco un esempio di bullismo – ha esordito Madeddu condividendo il post di Marracash – ora verranno i tuoi sostenitori a dare ragione a te, pensando che io sia contro il rap. Ma in realtà io sono in pace! Io vengo in pace! Non c'entra il merito. Ma c'è qualcosa di strano nella classifica. Pensa al povero Cesare Cremonini che è entrato in classifica soltanto alla posizione numero 53".

Non si è fatta attendere neanche la contro replica di Marracash: "Io ci penso a Cesare Cremonini, ma è la stessa cosa che è successa a noi (Marracash intende i rapper italiani, ndr) per tanti anni, quando c'era ancora il formato fisico e nessuno rendicontava la nostra popolarità effettiva. È la stessa cosa che tutt'ora ci succede nelle radio.

La questione, è cosa nota, sta particolarmente a cuore a Marracash, così come ad altri pionieri del rap mainstream in Italia. Non a caso in una recente intervista concessa a Daria Bignardi il rapper della Barona aveva definito il rap come 'Una delle poche cose democraticamente elette in Italia'.