È stata inaugurata ieri, 8 novembre, presso la filiale di Banca Mediolanum in via Libertà, 179 a Palermo, la mostra personale di pittura di Arrigo Musti intitolata "Self Med Selection" prodotta dal consulente artistico Maurizio Curiale e commentata dallo scrittore e curatore dei testi del catalogo insieme a Lorenzo Canova, Claudio Gnoffo.

Dal Foro alla tela

Il percorso artistico di Arrigo Musti non è immediato, ma preceduto da scelte professionali e, prima ancora, accademiche del tutto diverse.

L'artista, infatti, nato e cresciuto a Bagheria, in provincia di Palermo, ha conseguito la laurea in giurisprudenza a pieni voti e iniziato la carriera di avvocato che ha portato avanti fino all'età di 28 anni.

Per un breve periodo, tale percorso si è intrecciato con la passione per il cinema: fece, infatti, un provino con un nota casa produttrice cinematografica. Tale percorso però, fu messo da parte per proseguire quello giurisprudenziale, ma, ben presto, anche quest'ultima, dovette far spazio alla latente e mai tramontata passione per la pittura e l'Arte. Inoltre, il noto regista Giuseppe Tornatore, guardando i suoi lavori all'interno del Museo Guttuso di Bagheria, se ne innamorò e lo segnalò per la Biennale di Venezia.

La carriera cinematografica, però, fu messa da parte per proseguire quella giurisprudenziale, ma, ben presto, anche quest'ultima, dovette far spazio alla latente e mai tramontata passione per la pittura e l'arte.

"C'è un filo rosso che lega l'arte alle mie precedenti esperienze - ha affermato Arrigo Musti - attività che ho iniziato per gioco, ma che è andata ben oltre le mie ottimistiche prospettive".

La metafora della 'pioggia' nelle prime produzioni

"La pioggia rappresentò per me, in quel periodo, la metafora della corrosione in senso artistico, ma anche della "corruzione" come fenomeno che tocca il sistema sociale dall'interno - ha affermato l'artista - metafora che diventò, quindi, un modo di rappresentare il "danno" che tali fenomeni possono arrecare alla bellezza delle statue greche e degli ideali che esse veicolano".

La pioggia, che sulla tela si manifestò come un sottile lancio di colori su definite immagini di anonimi volti di giovani e anziani, per l'artista divenne metafora più personale che sociale: "Una parte della mia vita e di me, ho compreso che ciò che stavo dipingendo era me stesso"

Il percorso 'Self Med Selection'

Strettamente legato a quel primo percorso che fu anche il suo trampolino di lancio, "Self Med Selection" è un esperimento incentrato sull'uso di materiali, quali merletti, applicati su superfici di diverso tipo e dipinti con vernici di sfaccettate sfumature di colore.

Una tecnica, questa, che ha permesso all'artista di creare qualcosa di innovativo che, però, riportasse anche all'antica e millenaria arte dei merletti lavorati dalle mani esperte delle donne siciliane e che oggi, invece, si trasformano nel profilo di un volto e del suo vissuto.

Il progetto 'bagherese'

Il 21 dicembre prossimo, l'artista inaugurerà al Museo "Guttuso" di Bagheria il suo nuovo progetto intitolato "Twist" (intreccio), curato da Lorenzo Canova e da Annabelle Priestley, che nasce in America e intreccia due culture, quella iconoclasta orientale, appunto, e quella italiana: "Un intreccio di culture diverse, lontano da ideologie politiche e influenze mediatiche dei social network - ha concluso l'artista - in un incontro volto esclusivamente ad unire queste due diversità".

La mostra sarà fruibile dall'8 novembre 2019 al 25 aprile 2020, dalle ore 9 alle 12:30 e dalle 15 alle 17.