Studenti chiusi in casa e costretti entro le quattro mura? Certamente si, poichè le regole di salvaguardia per il contenimento dell'emergenza sanitaria vanno rispettate portando, con la chiusura delle scuole, all'impiego degli strumenti della didattica on line e alle videolezioni, con i volti rassicuranti degli insegnanti, ricevute al pc e al desk della propria abitazione. Il fronte della noia è sicuramente scongiurato, ma il periodo fa comprendere, soprattutto, quanto i risultati migliori negli studi e nelle attività dipendano dal clima interiore, dalla molla propulsiva dello sfondo emozionale che fa accendere interessi, formare idee, imprimere carica espressiva.

A tutto questo sta pensando Keaton (www.keaton.eu), il portale sul Cinema per la Scuola che ha lanciato la campagna didattica Vivavoce per dare spazio alla creatività dei ragazzi e potenziare le loro capacità immaginative. Entro il prossimo 10 aprile, pertanto, gli alunni di qualsiasi realtà scolastica nazionale potranno inviare tramite wetransfer all'indirizzo razionik@keaton.eu o via whatsapp al numero 350 0967336 i loro videomessaggi in cui prospettano aspettative ed opinioni per il termine della crisi in atto: qual è la "normalità" in cui sperano di trovarsi, che cosa chiedono a Scuola e Istituzioni, quali sono le loro concrete proposte, che cosa hanno imparato e che cosa sperano non sia dimenticato troppo in fretta.

Pensieri filosofici

Nell'attualità per tutti più faticosa e drammatica dei giorni della pandemia, può risultare pressocchè "profetico" il pensiero del filosofo, scrittore e giornalista nato a Praga nel 1920 Vilem Flusser il cui padre aveva studiato Matematica e Fisica insieme ad Albert Einstein. L'amore per la conoscenza era, dunque, un affare di famiglia e Flusser, autore di testi come "Per una filosofia della fotografia" del 1983 e "Into the Universe of Technical Images" del 1985, aveva preconizzato la società telematica come un grande "formicaio", composto da "formiche", ciascuna chiusa nel proprio piccolo spazio e collegata ad un supercervello in grado di catturare i sogni.

Lo studioso aveva individuato anche il sempre più spiccato processo sociale di "riduzione" che avrebbe condotto alla "tendenza al minuscolo" e alla progressiva atrofizzazione dei corpi fisici collettivi, isolati e ristretti nell'infinitamente piccolo, appunto un click. Una visione che oggi potrebbe risultare provocatoria ma piena di spunti positivi.

Le piattaforme di "convergenza", ossia di mediazione e distribuzione delle informazioni, potrebbero coinvolgere parte dei profili della didattica valorizzando il patrimonio empatico e creativo degli studenti. Keaton valorizza questa tendenza e dilata la propensione alla manifestazione delle idee con Vivavoce. "Perchè non prendere in considerazione i progetti, digitali e non, dei giovani e giovanissimi?", si legge in una nota degli organizzatori. I lavori migliori pervenuti saranno raccolti in un filmato collettivo, diffusi via Social ed inviati a media e istituzioni locali e nazionali. Una bella corsa virtuale ad occhi aperti è, quindi, pronta a partire.

Fra le altre opzioni offerte da Keaton nelle Razioni K per la scuola rientra un corso gratuito organizzato da "Nativa" sul videomaking per un agile apprendimento di tecniche di ripresa e montaggio a prova di smartphone.