Stairway to Heaven dei Led Zeppelin è sicuramente uno dei brani più importanti della storia della musica leggere. E, notizia delle ultime ore, non è un plagio. Questo è quanto ha stabilito lunedì scorso la corte di San Francisco. Il brano, pubblicato nel quarto album della band britannica, è stato accusato di plagio da parte degli eredi di Randy Wolfe, chitarrista degli Spirit, che nel 1968 ha composto un brano molto simile dal titolo 'Taurus'.

La vicenda però per il momento non sembra essersi conclusa. Secondo il Daily Mail infatti l'avvocato che tutela gli eredi di Wolfe non esclude di presentare un ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti.

La canzone, il cui ascolto ha dato adito a tante curiosità e maldicenze da parte della stampa nel corso degli anni, potrebbe così tornare in un'aula di giustizia.

Led Zeppelin: la sentenza della corte su Stairway to Heaven

Con la sentenza dello scorso lunedì la Corte d'appello di San Francisco ha messo, almeno per il momento, la parola fine ad una lunghissima battaglia legale. La storica band britannica non avrebbe così plagiato il brano 'Taurus" degli Spirit, band californiana in attività negli anni Sessanta.

La corte, composta da undici giudici, ha di fatto confermato il giudizio della Corte di Los Angeles del 2016. Quattro anni fa infatti i magistrati non rinvennero che i due brani fossero "intrinsecamente simili", così come richiesto dalla parte dell'accusa.

Nel 2018 però questa sentenza era stata annullata e i membri della band britannica avevano chiesto e ottenuto che ci fosse un riesame da parte della Corte d'Appello di San Francisco. Lunedì scorso è arrivata finalmente la decisione dei giudici: nove di loro hanno infatti confermato la sentenza del 2016, scagionando così la band dall'accusa di plagio.

Il primo processo ai Led Zeppelin per Stairway to Heaven

La causa ebbe inizio nel 2014, quando gli eredi di Randy Wolfe, chitarrista degli Spirit deceduto per annegamento nel 1997, portarono in tribunale i Led Zeppelin sostenendo che Taurus, brano scritto da Wolfe e pubblicato nel 1968, fosse un plagio di Stairway to Heaven, brano pubblicato tre anni dopo nel 1971.

Alla base del contenzioso ci sarebbe il riff di apertura: secondo l'accusa è molto simile al riff del brano degli Spirit e per questo hanno chiesto un risarcimento tra i 3 e i 13 milioni di dollari per aver violato i diritti d'autore.

Stairway to Heaven: per i Led Zeppelin non è ancora finita

La vicenda giudiziaria potrebbe però non concludersi con questa recente sentenza. L'avvocato dell'accusa infatti, Francis Malofiy, non condivide la sentenza della Corte e ha fatto sapere, secondo quanto riporta il Daily Mail, che gli eredi di Randy Wolfe potrebbero non accontentarsi.

Secondo il legale infatti si potrebbe decidere per un ricorso presso la Corte Suprema degli Stati Uniti. E così la battaglia giudiziaria sulla canzone simbolo della musica rock potrebbe andare avanti per altri mesi, se non addirittura anni.