Banksy, il celebre artista senza volto, torna a far parlare di sé. L’ultima sua opera è stata condivisa nella giornata di ieri tramite il suo account Instagram. L’artista ha deciso di esprimersi a suo modo, proponendo una sua personale interpretazione di smart working nel bel mezzo dell’emergenza Coronavirus. Anche lui, come tanti, costretto nelle quattro mura di casa, si diletta nella sua Arte in maniera alquanto particolare. L’ambientazione della sua nuova opera è la sua stanza da bagno.

Banksy e lo smart working

L’ultima opera di Banksy raffigura la sua vita durante l’isolamento a causa del Coronavirus.

L’artista per l’occasione ha riprodotto dei topi intrappolati nel suo bagno, proprio come un uomo che impazzisce per tale costrizione. I topini tengono conto dei giorni trascorsi proprio come fossero in una cella di prigione e, nel frattempo, mettono a soqquadro la stanza a causa dell’esaurimento che ne consegue. Il tutto suggellato da un simpatico commento dell’artista: “Mia moglie mi odia quando lavoro da casa”.

Chi è Banksy?

Banksy è un artista inglese, nato nella scena underground di Bristol e considerato uno dei maggiori esponenti della street art. L’identità dell’uomo è tutt’ora sconosciuta e molte sono le teorie intorno ad essa. Alcune ipotesi riconducono principalmente a due indiziati: Robert Del Naja, membro e fondatore del gruppo Massive Attack e Robin Gunningham, artista inglese e studente della Bristol Cathedral Choir School.

L’artista vanta un seguito di 7,7 milioni di seguaci su Instagram, mezzo principale della diffusione delle sue opere, accresciuto anche e soprattutto dall’alone di mistero che aleggia intorno alla sua persona. Le sue opere hanno sempre un tratto in comune, provocare e far riflettere lo spettatore. Le tematiche sono innumerevoli, si va dalla satira alla politica al sociale.

Grazie al suo stile e al suo particolare modo di comunicare Banksy è diventato una vera e propria icona.

Il murales di San Valentino a Barton Hill

L’opera precedente dell’artista è stato un murales realizzato in occasione della festa di San Valentino e apparso nella zona di Barton Hill di Bristol. Banksy aveva raffigurato una bambina che lancia fiori con una fionda, volta a rappresentare il dio dell’amore Cupido, creando così un’esplosione scarlatta di fiori e foglie di plastica.

Non appena l’artista ha rivendicato l’opera tramite il suo account Instagram, il murales è stato vandalizzato qualche ora dopo. Su di esso sono state apposte delle espressioni volgari e accanto alla bambina è stato disegnato un cuore, con l’accusa di aver copiato l’opera. Qual è stata la reazione di Banksy? “Sono contento che l’opera sia stata vandalizzata, lo schizzo era molto meglio..” così l’artista ha risposto ai vandali condividendo delle foto raffiguranti le bozze del murales, confermando la paternità dell'opera.