Oggi, 17 aprile, su Italia 1 è stato trasmesso il film d'animazione 'La gabbianella e il gatto'. Il lungometraggio italiano è tratto dal famosissimo romanzo di Luis Sepúlveda, ‘Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare’. Il film di animazione di Enzo D’Alò uscì nel 1998 e vedeva la partecipazione di un cast di doppiatori di prim'ordine.

Verdone e Albanese tra i doppiatori de 'La gabbianella e il gatto'

Il film di animazione ‘La gabbianella e il gatto’, tratto dal romanzo di Luis Sepúlveda, prese vita grazie ai dolcissimi disegni di Walter Cavazzuti ed all'ambientazione ideata da Michel Fuzellier.

David Rhodes fu l’artefice della colonna sonora che venne cantata da Samuele Bersani, Leda Battisti, Gaetano Curreri e Ivana Spagna. Il doppiaggio fu affidato a un gruppo di altissimo profilo: Carlo Verdone, Antonio Albanese, Melba Ruffo e lo stesso Luis Sepúlveda.

Il cartoon prende avvio dalla vicenda del gabbiano Kengah, rimasto avvelenato da una macchia di petrolio nel mare del Nord. Kengah, in un ultimo gesto d'amore e coraggio, decide di affidare al gatto Zorba il suo unico uovo. Per imprimere un forte legame al gesto, il gabbiano chiede al gatto di adempiere a tre promesse: prima di tutto di non mangiare l’uovo, quindi di riversare verso l’uovo la massima cura e attenzioni finché non arriverà il momento della schiusa e, infine, di insegnare al piccolo gabbiano a volare.

La gabbianella e il gatto è tuttora il film d'animazione italiano che ha incassato di più al Cinema.

La vita e la carriera di Luis Sepúlveda

Scrittore di fama internazionale, giornalista, regista e attivista per i diritti civili. Grandissimo il suo impegno contro le dittature dell’America Latina. Luis Sepúlveda è deceduto in Spagna, all’Ospedale Universitario Central de Asturias (Oviedo).

Era stato ricoverato alla fine di febbraio, dopo essere stato contagiato dal Covid-19. Lo scrittore, infatti, era risultato positivo al test per il Coronavirus dopo il suo rientro in Spagna dal festival della letteratura ‘Correntes d'Éscritas’, che si era svolto in Portogallo a Póvoa de Varzim. La sua scomparsa, purtroppo, va ad allungare la fila di persone che a causa della grave pandemia hanno perso la vita.

Sepúlveda, che in questi anni si era stabilito in Spagna a Gijón (nelle Asturie), ha scritto nella sua carriera oltre 20 romanzi. È stato uno scrittore prolifico e instancabile, infatti ha spaziato nei vari generi: dai libri di viaggio ai saggi e sceneggiature. Luis Sepúlveda, nel 1989, si è aggiudicato il Premio Tigre Juan con il romanzo ‘Il vecchio che leggeva romanzi d’amore’. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Primavera de Novela per ‘L’ombra di quel che eravamo’. Aveva la grande capacità di affascinare i lettori unendo, nelle giuste dosi, realtà e leggenda.