Addio ad Emilio Pasquini. Lo studioso, 85 anni, si è spento martedì 3 novembre all'ospedale Sant'Orsola di Bologna. Era professore emerito presso l'Alma Mater Studiorum, dove nel 1975 aveva ottenuto la cattedra di letteratura Italiana nella facoltà di lettere e filosofia.

Tra i maggiori dantisti contemporanei, durante la sua lunga carriera è stato presidente della Società Dantesca Italiana, nonché, dal 2013 al 2016, dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna. Dal 2014 era socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, è stato autore di oltre 200 pubblicazioni.

La carriera accademica di Emilio Pasquini

Emilio Pasquini era nato il 26 ottobre 1935 a Padova. Tuttavia, la sua carriera accademica fu intimamente legata al capoluogo felsineo, dove si era laureato nel 1956.

Allievo di Raffaele Spongano, Umberto Bosco e Gianfranco Contini, alla fine degli anni '50 fu insegnante di ruolo nelle scuole secondarie di secondo grado, prima di divenire, nel 1961, ricercatore del Centro studi di filologia italiana dell'Accademia della Crusca e infine ottenere, nel 1975, la cattedra di Letteratura Italiana all'Alma Mater. Inoltre, fu Direttore del Dipartimento di Italianistica (1996-2002) e coordinatore della Scuola di Dottorato in Italianistica dell'ateneo bolognese.

Tra i suoi lavori, spiccano le pubblicazioni di argomento dantesco. Occorre ricordare, in primis, una celebre edizione commentata della Divina Commedia (1982-1986), redatta in collaborazione con Antonio Enzo Quaglio. Un lavoro che, ben presto, sarebbe divenuto il punto di riferimento delle successive edizioni e ricerche su Alighieri.

Tra le altre sue monografie dedicate a Dante bisogna menzionare 'Dante e le figure del vero' (Milano 2001), 'Vita di Dante. I giorni e le opere' (Milano 2006). Una delle sue ultime pubblicazioni era stato 'Il viaggio di Dante. Storia della Commedia' (Roma 2015), che si configura come un racconto della Commedia destinato al pubblico non accademico, e che, dunque, non presuppone particolari conoscenze né rinvia a complessi studi scientifici.

L'intento era quello di allargare il pubblico di Dante e di rendere il poeta fiorentino un autore popolare.

Negli ultimi anni, inoltre, Pasquini curava insieme a Carlo Galli la collana 'Lectura Dantis Bononiensis', edita dalla Bononia University Press. Tuttavia, Dante non era l'unico interesse di Pasquini, il quale si occupò anche di Leopardi, Carducci e Montale.

Il ricordo di Emilio Pasquini

La notizia della scomparsa di Emilio Pasquini ha suscitato grande tristezza nell'ambiente accademico e culturale italiano. Commosso, l'allievo Gino Ruozzi ricorda il proprio maestro come uno studioso geniale e profondo che molto si è speso e molto ha dato a livello nazionale ed internazionale. Di Pasquini vengono lodate le capacità di chiarezza e precisione, che confluiscono in uno stile di scrittura lucido e nitido.

Anche i colleghi ricordano Pasquini per la sua grande umanità e simpatia.

Il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini sottolinea che la perdita di Pasquini priva l'Italia di un filologo e italianista di grande valore, proprio nel periodo delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

La camera ardente si terrà sabato 7 novembre al Sant’Orsola (9.30-11), mentre le esequie si svolgeranno sempre sabato alle ore 14, nella chiesa dell’Annunziata a Porta San Mamolo, a Bologna.