Ottime notizie per gli iscritti all'accademia Bass to Rock. La Scuola fondata da Marco Caudai, insegnante e bassista già al fianco di artisti del calibro di Irene Grandi, Gino Paoli e Tolo Marton, ha ottenuto a dicembre il riconoscimento ufficiale del Miur come "soggetto accreditato per la promozione della creatività" per il 2021.
Fresca di pubblicazione del secondo volume del The Bass to Rock Book, metodo didattico scritto a "16 mani" da otto professionisti dello strumento partorito dal genio di Leo Fender, l'accademia raggiunge un nuovo importante traguardo frutto di un lavoro lungo 15 anni.
Di questo progetto ne ha parlato, in un'intervista per Blasting News, l'ideatore e promotore del progetto Marco Caudai.
Marco Caudai, l'intervista per Blasting News
Come nasce l'idea Bass to Rock? E perché dedicare un'accademia esclusivamente allo studio del basso elettrico?
L'accademia nasce esattamente 15 anni fa, dall'esigenza di dedicare un progetto didattico esclusivamente al basso elettrico. Un percorso di studio che vuole mettere a fuoco le esigenze e le utilità del bassista moderno, compresi gli studi di teoria e armonia avanzati, che si possono applicare direttamente sul basso elettrico senza l'utilizzo di strumenti complementari, grazie anche agli approcci polifonici e numerose tecniche che questo strumento ha reso possibili negli ultimi anni.
Qualche giorno fa la sede centrale Bass to Rock di Grosseto è stata inserita dal Miur tra i "soggetti accreditati per la promozione della creatività" per il 2021. Come si è arrivati a questo traguardo? E cosa cambierà a livello di offerta didattica?
Si è raggiunto questo traguardo grazie a numerosi progetti proposti e realizzati con il patrocinio del Miur, dando la possibilità a tale organo di valutare la qualità dei nostri servizi.
Con tale riconoscimento riusciremo a migliorare e incrementare la nostra offerta formativa, destinata a tutti coloro che frequentano i nostri corsi e utilizzano i nostri strumenti didattici.
Quali sono gli obiettivi futuri dell'Accademia e le prossime tappe?
I nostri obiettivi sono essenzialmente la diffusione capillare del nostro progetto didattico su tutto il territorio nazionale, mantenendo un livello qualitativo elevato e uniforme in tutte le città dove siamo presenti.
Attualmente copriamo circa il 40% delle regioni italiane grazie al nostro team di 25 insegnanti che opera su 40 location. Prossime tappe? Tantissime, con nuove pubblicazioni editoriali, masterclass, eventi e molto altro. Appena questa pandemia ci abbandonerà.
Perché consiglieresti a un aspirante musicista di scegliere il basso elettrico?
Provate a togliere la linea di basso dal mix di un qualsiasi brano musicale, sarà facile capirne l'importanza e innamorarsi del suo ruolo nella Musica.