Daniela Poggi è senz'altro uno tra i personaggi più poliedrici dell'ambiente artistico italiano. Volto storico del programma Rai Chi l'ha visto?. Attrice televisiva, di cinema e di teatro, ha interpretato molteplici ruoli, dalla commedia alla dramma. Nella terra lucana, a Potenza, venerdì 11 giugno, si recherà in veste di scrittrice per presentare il suo libro 'Ricordami!'.

Potenza, città inserita tra le tappe del tour letterario

Venerdì 11 giugno, dalle ore 18, presso il ristorante Al Duomo (spazio dehor) di Potenza, si svolgerà la presentazione dell’ultima opera letteraria di Daniela Poggi, 'Ricordami!', edita da La Vita Felice.

All'incontro - condotto da Teresa Lettieri, organizzato dalla cooperazione sinergica tra l'associazione di promozione sociale 'Sinergie Lucane' e 'Ameno', associazione culturale inserita, a livello locale e nazionale, nel panorama cinematografico e teatrale, e in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Capoluogo lucano - interverranno l'assessore alle Attività Produttive e del Centro Storico e della Cultura, Stefania D'Ottavio; la presidente di 'Sinergie Lucane', Paola Faggiano; gli attori, Giovanni Pelliccia ed Isabella Urbano, per le letture di alcuni passi del libro, accompagnati all'arpa da Rosaria Miglionico; ed ovviamente l'autrice del romanzo autobiografico, Daniela Poggi, pronta a raccontare al pubblico i dettagli della sua storia di vita personale.

I posti per l'evento saranno limitati, la prenotazione sarà per questo necessariamente obbligatoria (sull'applicazione 'Potenza a Domicilio'). Il tour lucano proseguirà sabato e domenica, nella città di Melfi e a Brindisi di Montagna.

'Ricordami!': quanto fa paura dimenticare?

Un libro vero e concreto, gentile e talvolta crudo, che narra una storia di vita vera e vissuta - quella di Daniela e di sua madre, affetta da Alzheimer, accompagnandola con grande forza d'animo, tolleranza, dedizione e (r)esistenza fino alla sua fine - ed aiuta a svelare e a comprendere la realtà di una malattia di cui si parla ancora troppo poco.

"Il passare del tempo e l'aggiungersi degli anni - si legge nell’incipit del romanzo - un senso ce l'hanno: offrirti la possibilità di provare a ricomporre il puzzle della tua vita. Provo a comporre quel puzzle, a sfogliare quel tempo, anche se mi costa fatica, cercando di incastrare i giusti pezzi del rompicapo della mia esistenza.

Non so quanto possa essere perfetto il mio puzzle, gli incastri non sono il mio forte e la pazienza non è mai stata una compagna di vita".

Una storia, dolorosa o meno che sia, che merita di essere raccontata forse più di altre, perché le persone certe cose devono impararle prima di giudicarle, devono conoscerle prima di farsene un’idea, devono viverle e, dove non fosse possibile, devono ascoltarle. E 'Ricordami!' sbatte concretamente addosso, come uno schiaffo in faccia o un pugno nello stomaco, le palpabili esistenze di chi si trascina in un limbo dove la corda a cui si cerca di restare legati, tra quelle pareti della propria memoria, è assai flebile e consumata. Ed essere l'unica persona superstite a poter ricordare sembra quasi una condanna, per espiare chissà quale colpa.