Il 9 gennaio 1928, a Polignano a Mare nasceva Domenico Modugno, ma ancora oggi, a 97 anni da quel giorno, il suo mito e la sua musica continuano a volare. Il cantante pugliese è deceduto nell'estate 1994 all'età di 66 anni.
Una delle voci più emblematiche della musica italiana
Nel 1928, in un piccolo paese affacciato sul mare pugliese, nasceva Domenico Modugno, destinato a diventare una delle voci più emblematiche della musica italiana.
Con la sua celebre canzone "Nel blu dipinto di blu", nota anche impropriamente come "Volare", non solo conquistò il pubblico internazionale, ma divenne anche il simbolo di un volo immaginario verso la libertà e la leggerezza, vincendo anche quattro volte il Festival di Sanremo.
Modugno, figlio di una terra ricca di tradizioni e leggende, appare quasi come un moderno Icaro, capace di liberarsi verso il successo senza bruciare le sue ali.
Il mito del volo, da Modugno a Icaro
Il volo rappresenta un tema universale che permea miti e racconti di ogni epoca. Tra i più noti c'è quello di Icaro, presente nella mitologia greca. Icaro, figlio dell'ingegnoso Dedalo, tentò di fuggire dal labirinto di Creta utilizzando un paio di ali realizzate con piume e cera. Nonostante il monito del padre di non avvicinarsi troppo al sole, Icaro, attratto dall'altezza e dalla luce, finì per cadere nel mar Egeo.
Modugno, con la sua celebre canzone "Volare", sembra reinterpretare questo mito in chiave positiva, il suo "volo" non rappresenta una caduta, ma piuttosto una celebrazione della libertà e un sogno che si avvera.
Il blu sconfinato del cielo, evocato nel brano, diventa il simbolo di un universo privo di limiti, dove l'individuo può elevarsi e oltrepassare le barriere imposte dalla vita di tutti i giorni.
Il tema del volo e della libertà non si limita a “Nel blu dipinto di blu”, ma si manifesta anche in altre celebri canzoni di Domenico Modugno.
In “Vecchio frack”, si avverte una leggerezza quasi surreale, un addio poetico che stimola l’immaginazione. In “Meraviglioso”, Modugno ci esorta a superare le difficoltà per scoprire la bellezza della vita, un messaggio che si presenta come un volo verso nuovi orizzonti. Anche in “Piove (Ciao, ciao bambina)”, emerge quel desiderio di evasione e cambiamento, simbolo di una libertà interiore che permea gran parte delle sue opere.
Modugno, l'impegno civile
Negli ultimi anni della sua vita Modugno inoltre ha ricoperto il ruolo di parlamentare per il partito radicale e per la lista federalisti europei, (deputato dal 1987 al 1990 e poi senatore dal 1990 al 1992) dedicandosi attivamente alla difesa dei diritti civili, in particolare per la tutela della persone diversamente abili.
Modugno rappresenta quindi molto più di un semplice artista, ma è un emblema di cambiamento e libertà, capace di coniugare il sogno del volo con la concretezza di una terra che ha sempre alimentato l'immaginazione.