Mercoledì 19 febbraio alle ore 20, il ristorante Franco Rossi di Bologna ospiterà un evento che unisce Arte e gastronomia: la "Cena con l'Artista – Tartufaia" con protagonista la pittrice e performer Moira Lena Tassi. Il locale diventerà il palcoscenico di una serata multisensoriale, in cui ogni portata del menù sarà accompagnata da una performance dell’artista, ispirata alle sue opere e al tartufo, protagonista della serata. L’evento si inserisce all'interno di "Vi racconto una storia…", un'esposizione, disponibile fino il 7 marzo 2025, che raccoglie opere legate alla memoria, alla tradizione e alla ricerca artistica dell'autrice Tassi, con un focus sulle sue radici umbre e sul legame profondo con il territorio di Città di Castello.
Arte e tartufo: I dettagli dell’evento
Durante la cena, Tassi offrirà ai presenti una performance dal titolo "Sa majesté La Truffe", un'ode al tuber magnatum pico, simbolo di desiderio e raffinatezza. Nel corso della serata, non mancherà il percorso culinario ideato dallo chef Lino Rossi e dal sommelier Giuseppe Pirpignani, che cureranno nei minimi dettagli una degustazione capace di esaltare le proprietà aromatiche del tartufo. Ogni portata prenderà il nome di una delle opere di Moira Lena Tassi, creando una sinergia tra gusto e visione artistica.
L’idea di abbinare il menù alle opere nasce dalla volontà di trasformare la cena in una vera e propria esperienza multisensoriale, dove il pubblico potrà letteralmente "assaporare" l’arte.
Il piatto principale della serata si ispira a "Il Peccato Più Prelibato", un suggestivo olio su tela con foglia oro (120×100 cm), in cui l’artista ha reinterpretato l’iconografia biblica di Adamo ed Eva sostituendo il frutto proibito con il tartufo bianco.
"Ho voluto rendere omaggio a Raffaello, maestro profondamente legato a Città di Castello e al contempo giocare ironicamente con il concetto di peccato e desiderio", spiega Tassi.
Per la realizzazione dell'opera, l'artista ha scelto due modelli d'eccezione: il figlio Giacomo Gabrielli e la sua fidanzata Agnese Giorni, che incarnano l’innocenza e la tentazione nella versione contemporanea della celebre scena.
Il tartufo e Moira Tassi: tra tradizione familiare e passione
L’attenzione di Moira Lena Tassi per il tartufo non è solo artistica, ma anche profondamente personale.
L’artista è infatti una cercatrice esperta e discende da una famiglia di tartufai: il nonno Artemio Smacchia, nel 1980, fu insignito del titolo di "Veterano dei tartufai" durante la prima Mostra del Tartufo di Città di Castello. Questa tradizione è stata tramandata per quattro generazioni, fino al figlio di Moira Lena Tassi, Giacomo, che oggi porta avanti la passione di famiglia.