Il Festival di Sanremo 2025 sta per cominciare. Il teatro Ariston della città ligure accoglierà 29 artisti che con le loro canzoni riempiranno di musica le serate dall'11 al 15 febbraio. Il Festival della canzone italiana ha avuto, nel corso di queste 75 edizioni, moltissimi aneddoti e episodi curiosi, che proviamo ad approfondire: dal fatto che le prime edizioni vennero trasmesse solo in radio fino al tentativo di "controfestival" del 1969.

Il primo storico annuncio

''Signore e Signori, benvenuti al Casinò di Sanremo per un'eccezionale serata organizzata dalla Rai, una serata della canzone con l'orchestra di Cinico Angelini'': queste sono le parole pronunciate dal conduttore radiofonico Nunzio Filogamo alla prima serata di Sanremo della storia, il 29 gennaio 1951, tramite radio, direttamente dal Casinò della città.

Da allora ci sono state in tutto 75 edizioni della ermesse, compresa quella che sta per iniziare.

Il Festival prima di Sanremo

La città ligure di Sanremo non è stata l'unica ad ospitare un festival della Canzone italiana. Nel 1948 infatti fu la Toscana ad ospitare il primo festival della canzone italiana, per l'esattezza della città di Viareggio. L'evento venne organizzato ad agosto per movimentare l'intrattenimento nella località marittima e, visto il successo ottenuto, venne ripetuto anche l'anno successivo. Tuttavia, nel 1950, per mancanza di fondi, non fu possibile organizzare una terza edizione; a quel punto intervenne Pier Bussetti che, in qualità di rappresentante del Casinò di Sanremo, propose di spostare l'evento nella città ligure.

L'idea venne accolta positivamente anche dalla Rai, allora compagnia radiofonica, e fu così che a gennaio dell'anno seguente, nel 1951, si tenne la ''terza'' edizione del festival musicale ma la prima con sede a Sanremo.

Quando la tv non c'era ancora

Le prime edizioni del festival non vennero trasmesse in televisione, ma solo per radio. Questo avvenne fino al 1955 quando, con la diffusione dei televisori e i primi programmi mandati in onda, fu possibile trasmettere l'evento anche sul piccolo schermo.

Come oggi, venne affidato alla Rai il compito di occuparsi della trasmissione del festival. E' stato proprio grazie alla televisione che Sanremo ottenne sempre più successo ed ascolti.

Elsa Mazzetti: quando l'ansia gioca brutti scherzi

Nell'edizione del festival del 1963 partecipò, con la canzone Giovane Giovane, Elsa Mazzetti, conosciuta come Cocky. Nonostante non fosse la sua prima partecipazione al festival, per la concorrente non fu affatto facile controllare l'ansia dell'esibizione. Decise perciò di scriversi sulla mano il testo della canzone, temendo che lo stress le facesse dimenticare le parole. Non fu una buona idea perché il sudore delle mani, dovuto proprio alla grande ansia, rese illeggibile ciò che aveva scritto. Tuttavia, Cocky riuscì a superare la paura, cantò il suo brano e alla fine arrivò terza.

Un playback ''spericolato''

In alcune edizioni passate degli anni '80 del festival, le canzoni non erano cantate in live, ma in playback.

In particolare, nel 1983, Vasco Rossi , mentre si esibiva con ''Vita Spericolata'', abbandonò volutamente il palco interrompendo la canzone, rivelando come le canzoni fossero in realtà cantante in riproduzione. Dall'anno successivo, le esibizioni tornano ad essere in live. Ma quello di Vasco Rossi non fu l'unico caso; infatti il ​​festival fece uso del playback per la prima volta nel 1964 quando, Bobby Solo, a causa di un doloroso mal di gola, non riuscì a cantare la sua canzone ''Una lacrima sul viso''. Gli venne permesso quindi di cantare in playback, ma in seguito non gli fu permesso di partecipare alla serata finale, venendo escluso dal festival.

Questione di abbigliamento

''Chissà quest'anno come si vestiranno gli artisti?'' Tra le attrazioni più attese del festival c'è sicuramente quella degli outfit.

Gli abiti a Sanremo infatti, sono spesso appariscenti ed originali. Alcune scelte in particolare sono state davvero stravaganti, come gli abiti scelti da Achille Lauro nell'edizione 2021 o dalla band di Elio e le Storie Tese nel 1996. Nel 1986 fece scalpore il vestito nero in latex super aderente di Loredana Bertè indossato mentre era visibilmente incinta. Si ricorda poi il bellissimo outfit ispirato al Giappone di Patty Pravo nel 1984. Se oggi sono gli artisti stessi a scegliere che cosa indossare sul palco, non è sempre stato così. Infatti fino al 1960 erano gli stessi produttori a scegliere gli abiti dei concorrenti.

I gusti son gusti

Se Sanremo è una grande aspirazione per molti artisti, alcuni, al contrario, non hanno grande simpatia per questo festival.

Per esempio Francesco Guccini, nonostante alcune delle canzoni portate al festival siano state scritte proprio da lui. Anche Fabrizio De Andrè non partecipò mai, in quanto riteneva che Sanremo fosse troppo distante dalla sua idea di musica e troppo legato agli interessi discografici.

Antonello Venditti pare proprio non sopportare il festival al punto da definirlo ''da orticaria'' in un' intervista e da ritenere assurdo che il resto della scena musicale italiana passi in secondo piano rispetto al festival.

Alcuni episodi che fecero scandalo

Nel corso degli anni il palco di Sanremo è stato centro di scandali ed episodi iconici. Nel 1978, Rino Gaetano sbalordì tutti quando pronunciò sul palco l'allora proibitissima parola ''se*so'', nel 1980 si ricorda l'allora conduttore Roberto Benigni canzonare il papa in carica con l'appellativo di ''Wojtilaccio''.

Nel 2010 ci fu una rivolta del coro che, indignato nel vedere al secondo posto Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici, gettò in aria gli spartiti, per non dimenticare poi il teatrale battesimo di Achille Lauro nel 2022, che generò polemiche da parte di alcuni gruppi cattolici.

Dov'è Bugo?

Tra tutte le figuracce e gli avvenimenti iconici, quello che accadde fra Bugo e Morgan sul palco dell'Ariston è sicuramente uno degli eventi più ricordati degli ultimi anni. Durante la penultima serata dell'edizione 2020, arrivò il turno dei due artisti con la canzone ''Sincero''. Morgan iniziò a cantare ma cambiò le parole del brano, usandolo per attaccare lo stesso Bugo che, in risposta, se ne andò dal palco.

A quel punto la sinfonia si bloccò e Morgan pronunciò l'iconica domanda ''che succede?'' ed Amadeus, guardandosi intorno spaesato chiese ''Dov'è Bugo? Bugo?''. Queste due frasi divennero immediatamente oggetto di meme. I due artisti vennero squalificati dalla gara e quindi non si esibirono nella serata finale. In seguito la situazione finì in tribunale dopo che Bugo denunciò Morgan per diffamazione, ma venne assolto.

Fiori e ancora fiori

Sanremo, per le grandi coltivazioni presenti è detta ''la città dei fiori''. Bellissimi mazzi sono consegnati ai cantanti al termine di ogni esibizione. La cantante ad ottenere più fiori, nella storia di Sanremo fu Mina che, nel 1960, partecipò al festival con la canzone E' Vero!.

L'artista era talmente emozionata che scoppiò a piangere durante le prove. Tuttavia, al festival, la canzone ebbe un grande successo, al punto che il pubblico lanciò sul palco moltissimi fiori, omaggio che mai venne offerto a nessun altro artista nella storia di Sanremo.

I fiori sono i protagonisti anche di un secondo evento, ma stavolta non così positivo: è il 2023 e Blanco, sul palco dell'Ariston, deve cantare la sua canzone ma, a causa di un problema tecnico, non sente l'audio; per sfogarsi ed esprimere il suo disappunto, inizia a distruggere e calciare i fiori presenti sul palco, reazione che infastidì la maggior parte dell'opinione pubblica.

Altra curiosità: per molti anni i fiori vennero consegnati solo alle concorrenti donne, questo fino al 2021 quando Francesca Michelin, che quell'anno partecipò con Fedez, porse il suo mazzo al collega, facendo notare come il tributo dovesse essere esteso anche agli uomini.

Una vittoria democratica

Nelle edizioni del festival del 1961 e 1962 venne adottato un sistema differente per decretare il vincitore: il votofestival, una sorta di referendum.

La SIAE infatti (Società italiana autori ed editori), protestò contro gli organizzatori per come era stata stilata la classifica dell'anno precedente e così si pensò a questa originale idea. L'evento chiamava gli italiani al voto con slogan ''elettorali'' come "Vota Celentano!" o "Vota Betty Curtis!". Il vincitore non era annunciato durante l'ultima serata, ma il lunedì ed era decretato proprio dal votofestival.

La performance di Louis Armstrong

Anche il celebre jazzista statunitense Louis Armstrong partecipò al festival nel 1968, con il brano ''Mi va di cantare''.

Infatti anche gli artisti stranieri possono partecipare a Sanremo. Il maestro del jazz, interpretò male le regole della competizione e si esibì convinto che la performance dovesse durare 45 minuti.

Terminata la canzone infatti, continuò la sua esibizione e a quel punto il conduttore Pippo Baudo dovette fermarlo, fatto che infastidì l'artista americano.

Il 'controfestival'

In passato c'è anche chi ha pensato di organizzare un controfestival. Si tratta della ''federazione giovanile comunista'' che, in risposta alle ''canzonette'' del festival 1969, ritenuto troppo frivolo e borghese, organizzò una manifestazione alternativa. Tuttavia l'evento fu un flop; si trattava di uno spettacolo teatrale, con la partecipazione di Dario Fo e Franca Rame.

L'evento si tenne a Villa Ormond e a esso doveva prendere parte anche Sergio Endrigo, vincitore della precedente edizione reale, ma non gli fu permesso in quanto già concorrente a Sanremo, da contratto, non poteva esibirsi in altre gare.