Trovare e sposare l'amore della propria vita non è sicuramente cosa da poco: ma, doversene separare a soli tre giorni dal matrimonio e aspettare 60 anni prima di poterlo rincontrare è, a tutti gli effetti, una storia straordinaria.

Ed è proprio questa la bizzarra vicenda che ha come protagonisti Anna e Boris Kozlov, due giovani innamorati che, tre giorni dopo essersi sposati, hanno dovuto necessariamente dirsi addio, vivendo per sei lunghi decenni l'uno lontano dall'altra ma sempre (e inconsapevolmente) uniti nella speranza di potersi riabbracciare.

I due giovani russi avevano poco più di 20 anni quando si incontrarono per la prima volta: innamorati, trasognanti e felici, avevano in programma una vita serena, da percorre insieme, passo dopo passo.

Ma le vicende sociali della Russia comunista, coinvolta in duri conflitti politici, non attesero molto per mandare in frantumi i loro piani. Nel 1946, infatti, i novelli sposi dovettero dirsi addio: Boris era stato chiamato alle Armi per combattere nell'esercito dell'Armata Rossa.

"Ci siamo salutati con un bacio d'addio, certo - ha detto Anna in un'intervista - ma mai mi sarei mai aspettata che, dopo quel bacio, non ci saremmo visti per più di mezzo secolo".

Dopo il loro saluto, infatti, Anna era convinta che quella lontananza forzata si sarebbe risolta nell'attesa che la separava dal ritorno del suo amato.

E invece, un altro ostacolo era pronto a minare la loro storia d'amore, lacerando (apparentemente per sempre) i sogni della giovane sposa e del suo compagno. Durante il servizio militare di Boris, Stalin aveva identificato il padre di Anna (da sempre contrario al regime comunista) quale nemico dello Stato. Così Anna e la sua famiglia furono costretti all'esilio.

La giovane, abbandonato il suo nido d'amore, dovette forzatamente raggiungere la Siberia, senza poter lasciare alcuna traccia di sé al marito. Anna era sconvolta:

"Ho minacciato di suicidarmi piuttosto che andare via perché non potevo pensare ad un'esistenza felice senza di lui", ha detto la donna, "ma alla fine sono stata costretta ad andare, ed è stato il momento più triste della mia vita".

Sua madre, allora, preoccupata per le condizioni della figlia, decise di distruggere ogni cosa che le avrebbe potuto ricordare il suo rapporto con Boris, comprese le lettere e le foto del loro matrimonio.

Nel frattempo, di ritorno dal fronte, Boris scoprì che la casa che aveva tanto desiderato durante la sua missione era rimasta tristemente chiusa e vuota: non c'era una sola traccia della sua giovane sposa, né lì, tra le mura domestiche, né tra i vicoli di Borovlyanka, la loro città. Allora Boris la cercò per anni, ma non ottenne alcun risultato:

"Nessuno sapeva dove fossero, né cosa fosse successo ad Anna: è così che abbiamo perso ogni traccia l'uno dell'altra."

Anna, esiliata dalla vita che aveva sognato, fu costretta a risposarsi e alla fine anche Boris si risolse nel prendere nuova moglie.

Trascorsero gli anni, tra illusorie felicità e famiglie rinnovate, e i due rimasero entrambi vedovi.

Fu allora che sia Anna che Boris decisero di ritornare a Borovlyanka. Ma ciò che questi due anziani dal volto gentile non avrebbero mai potuto sospettare è che avevano preso la stessa decisione nel medesimo tempo.

E così, una mattina Anna, passeggiando nella sua città natale, vide uscire da un auto un uomo dal viso familiare. La donna, ormai vecchia e stanca, si fermò di colpo: era convinta che i suoi occhi le stessero giocando un brutto scherzo.

Lì, di fronte a lei, c'era Boris, l'uomo di cui si era innamorata e e che aveva sposato 60 anni prima. E così, i due, dopo essersi lungamente cercati ed essendosi rincontrati per caso, ebbero come l'impressione di non essersi mai abbandonati.

"Da quando ci siamo nuovamente incontrati, giuro che non abbiamo avuto una sola lite: siamo stati lontani per così tanto tempo e non sappiamo quanto ne è rimasto per noi... quindi non vogliamo perderne dell'altro discutendo".

Da quel momento Anna e Boris vivono insieme, sereni e felici, sfruttando al massimo le loro opportunità. Si sono persino risposati, rinnovando quel loro amore tenace, che è riuscito a non appassire nel freddo gelido di una distanza durata 60 anni.