Sembra che gli scienziati della University of Southampton, nel Regno Unito, abbiano dimostrato con una simulazione, la reale causa del gran numero di sparizioni che nel corso degli anni sono avvenute nel Triangolo delle Bermuda: si contano addirittura 75 aerei ed un centinaio di imbarcazioni che, dopo essere passati nel tratto di oceano Atlantico situato tra l’isola britannica Bermuda, la Florida e l’isola portoricana di San Juan, che ha un'area di oltre un milione di chilometri quadrati, non hanno fatto più ritorno svanendo nel nulla. Ora, secondo questo studio pare che i motivi vadano ricercati in onde di altezza ben oltre la media causate dalle tempeste che imperversano nella zona.

La colpa degli affondamenti è di onde alte oltre i trenta metri

Secondo gli studiosi, le sparizioni sarebbero da imputare alle violente tempeste che si formano nell’area interessata e che possono creare, attraverso flussi d’aria provenienti dal nord e dal sud, delle onde anomale alte oltre i trenta metri; gli scienziati hanno spiegato che se un’imbarcazione si dovesse imbattere contro questi enormi muri d’acqua, affonderebbe al massimo in tre minuti, sparendo completamente.

Gli scienziati, che hanno svelato i risultati dei loro studi nel documentario 'The Bermuda Triangle Enygma', hanno effettuato una simulazione ricreando delle onde devastanti nel loro laboratorio e ricostruendo una delle imbarcazioni statunitensi più famose ad essere svanita nel Triangolo delle Bermuda, la USS Cyclops, una nave a carbone scomparsa nel 1918 con a bordo 309 uomini; il modellino è stato immediatamente inghiottito, sotto gli occhi dell’equipe di ricercatori, dalle onde che seppur della durata di pochi istanti, sono risultate essere letali.

Il mistero e le varie teorie delle sparizioni

Il Triangolo delle Bermuda, anche detto Triangolo del Diavolo, ha da sempre ispirato una miriade di teorie a volte fantasiose; c’è chi, come Charles Berlitz nel suo libro, ha incolpato gli alieni di essere stati i colpevoli delle varie sparizioni o chi ha sostenuto che la reale motivazione fosse da imputarsi a delle insolite interferenze elettromagnetiche che romperebbero le bussole dei naviganti, ad alcune misteriose forze paranormali o addirittura ad eccezionali leggi della natura.

Solo pochi mesi fa due meteorologi statunitensi sostennero la teoria che a far svanire aerei e imbarcazioni nel Triangolo delle Bermuda siano state delle strane nuvole a forma di esagono che, alla velocità di 270 km orari, lanciano bombe d’aria compressa nelle acque dell’oceano.