La specie dei roditori è stata molto spesso 'sacrificata' per la Scienza, al fine di trovare cure idonee per gli essere umani, in quanto sono trai i mammiferi più simili all'uomo. Più spesso però i roditori vengono considerati come 'intrusi' che infestano in maniera esponenziale le città, dato che si riproducono in maniera incontrollata. Uno studio dell'Università di Tokyo pubblicato su Nature Communications ha però trovato un rimedio per ridurre drasticamente la nascita di nuovi cuccioli di topo. Si tratta di un feromone rilasciato dalle lacrime dei cuccioli stessi, che fa abbassare la libido delle femmine, e quindi ridurre la popolazione dei roditori.

Un feromone anticoncezionale

Il feromone in grado di ridurre la procreazione dei topi è stato denominato Esp22 e viene prodotto dai cuccioli di topo che hanno da una a tre settimane di vita. Normalmente i feromoni prodotti durante i periodi riproduttivi degli animali favoriscono l'accoppiamento mediante il rilascio di sostanze chimiche che attirano il partner e favoriscono l'accoppiamento. Il feromone Esp22 agisce in maniera totalmente opposta. I ricercatori dell'Università di Tokyo hanno scoperto che la molecola in questione non è volatile e non ha odore ma, una volta che si lega ai recettori olfattivi della femmina, determina un calo della libido della femmina, che quindi respinge i maschi della stessa specie.

Il calo demografico dei topi

Lo studio sul feromone prodotto dalle lacrime dei topi è stato pubblicato come detto sulla rivista Nature Communications. Secondo quanto riportato dal coordinatore della ricerca, Kazushige Touhara, la molecola Esp22 è difficilmente riproducibile in laboratorio. Per questo motivo il team di ricercatori sta tentando di individuare una piccola porzione di molecola che potrebbe essere aggiunta all'acqua che viene data da bere ai topi.

In questo modo si potrebbero ridurre le nascite dei roditori, garantendo una maggiore disinfestazione delle città. Il coordinatore della ricerca ha altresì ribadito che non ci possono essere effetti collaterali dovuti all'utilizzo di questa molecola. Infatti, il rilascio di feromoni è di tipo specie-specifico, e quindi la riduzione della libido coinvolgerebbe soltanto i roditori e non altre specie animali. Inoltre, sempre secondo quanto sostenuto da Touhara, "è altamente improbabile che i topi imparino a modificare il proprio comportamento al fine di ignorare il feromone artificiale".