La donna che visse due volte, anzi tre. La storia di Derya O., una giovane tedesca di origini turche, sembra nata dalla fervida fantasia di qualche scrittore. È stata la stessa 26enne a raccontarla di recente alla Bild, in una lunga intervista, iniziando col descrivere un’adolescenza difficile nel suo paese della Ruhr, segnata da problemi con la famiglia e bassi voti a scuola.

Dopo aver deciso di non seguire più le lezioni, la ragazza finisce sulla strada: uno dei membri degli Hell’s Angels, banda di motociclisti criminali, la avvia alla prostituzione.

Sono anni di sofferenza, in cui deve sottostare alle violenze dei suoi protettori. Ma poi, nel 2014, avviene sul web l’incontro che le cambierà per sempre l’esistenza: quello con Mario Sciannimanica, un ex pugile italo-tedesco nato a Leverkusen, con la passione per il rap e crescenti simpatie per la jihad.

La decisione di scappare per amore nel Califfato

Ansiosa di sfuggire al suo destino da escort, Derya si lega sempre di più a quel ragazzo che ha lasciato la Germania per andare a combattere per l’Isis. Nonostante non l’abbia mai conosciuto di persona, accetta di sposarlo via Facebook, secondo quanto concesso dal Califfo ai suoi combattenti, per attirare donne nei territori occupati.

Due mesi dopo la ragazza compie la hijra, il pellegrinaggio, ossia il viaggio effettuato dalle donne straniere che hanno deciso di unirsi ai miliziani: dall'Europa fino a Kilis, in Turchia, al confine con la Siria, pronta per incontrare il suo Mario.

Una volta conosciutolo, Derya ne rimane affascinata: “La prima volta che l’ho visto con la divisa militare, le mani grandi e la barba era davvero bello” racconta oggi; ma l’idillio è destinato a durare poco, visto che ben presto il marito la trascina in guerra.

La fuga dall’orrore della guerra

Mario impone alla moglie la sharia e le fa conoscere gli orrori del Califfato, tra violenze, prigioni e campi di addestramento.

La coppia si trasferisce in Iraq, dove ha anche un figlio. Derya, che pensava di poter aiutare i bambini, si ritrova invece con un fucile in mano: le dicono anche che in caso di cattura la cosa migliore è farsi esplodere, utilizzando la cintura esplosiva. Inoltre, impara ad utilizzare le bombe a mano.

La relazione col marito entra in crisi: la ragazza torna in Siria, dove diventa la seconda moglie del comandante jihadista belga Abu Salahuddin, che però perde la vita dopo soli due mesi, colpito da un drone.

Così la giovane vedova si ritrova di nuovo insieme a Mario, ancora una volta in un campo di addestramento.

Ma ormai Derya ha deciso di fuggire da quell’inferno: nel 2017 riesce a tornare in Germania, insieme al figlio. Non rivedrà mai più l’uomo che aveva deciso di seguire per amore: infatti poco dopo Sciannimanica viene ucciso, quasi sicuramente nel corso di un regolamento di conti tra jihadisti.